ACCADDE IERI: NOTIZIE FLASH

Da oltre un anno, a partire dal 1 gennaio 2024, la sezione fornisce una visione d’insieme delle notizie e dei fatti accaduti in tema di affitti brevi. La sezione, a cura di GRoRAB, si basa sulla sintesi accurata degli articoli giornalmente pubblicati dai principali quotidiani.

  • A. D’ambrosio, “Affitti brevi, dal Viminale nuove regole per il check-in”. Soddisfatti  della riunione che si è svolta il giorno precedente al Ministero dell’Interno in tema di riconoscimento da remoto degli ospiti delle strutture extralberghiere: Confedilizia, Aigab (Associazione italiana gestori affitti brevi), Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) e le piattaforme Airbnb e Booking. È convinzione di Celani, presidente di Aigab, che “Prima di Pasqua una circolare dettaglierà la gestione da remoto”. Fornisce quindi una serie di specifiche tecniche sul tipo di soluzione che fanno intendere il successo ottenuto dalla proposta avanzata dagli operatori, che – a suo dire – sarebbe in grado di rispettare l’articolo 109 del Tulps e facilitare allo stesso tempo i gestori”. Il Sole 24 Ore, 21 marzo 2025.
  • R. Frignani, “Chiusi 300 b&b abusivi”. Sessanta strutture extralberghiere abusive scoperte dall’inizio del Giubileo, a cui si aggiungono le 259 in cui sono state verifucate irregolarità nelle autorizzazioni o nell’ampliamento degli ambienti. Sui 6.000 controlli effettuati dalla task-force speciale dei vigili urbani sugli affitti turistici sono state riscontrate oltre 1.500   violazioni, tra cui evasione della tassa di soggiorno, causando un ammanco di circa 2 milioni di euro nelle casse comunali.Sono state scoperte 200 strutture abusive e circa 3.000 verifiche hanno portato alla contestazione di 1.100 irregolarità.  Il 60% dei B&B risulterebbe irregolare, e le autorità stanno intensificando i controlli, inclusi quelli sulle keybox (sistemi automatici per il ritiro delle chiavi), anche per ragioni di sicurezza. Su questo fronte i controlli sono stati finora 600. Corriere della Sera, 21 marzo 2025
  • D. Verucci, “L’alternativa alle key box è il check-in da remoto. Come in aeroporto”. Con la messa al bando da parte del Comune di Roma delle key box e vista la circolare del Ministero dell’Interno che ha ribadito l’illegalità del check-in a distanza, le associazioni dei gestori di affitti brevi partono al contrattacco e propongono alternative per continuare a non ricevere gli ospiti di persona controllandone i documenti. Farlo sarebbe scomodo e oneroso per chi vive fuori città o gestisce più di un appartamento, dicono, e propongono per bocca del presidente dell’Albaa (Associazione Laziale Bed & Breakfast Affittacamere e Affini) un sistema di check-in da remoto simile a quello aeroportuale: gli ospiti dovrebbero identificarsi tramite un documento collegato alla prenotazione. Questa è la soluzione proposta per correre ai ripari viste le 500 keybox rimosse nell’ultimo mese e le multe da 400 euro stabilite per i gestori “resistenti” e, in caso di loro irreperibilità, ai condomini. Il Tempo, 19 marzo 2025
  • D. Aquaro – C. Dell’Oste, “Affitti brevi in frenata: annunci online – 11%. Pesano Cin e redditività”. Secondo le rilevazioni svolte da Aigab(Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi) a febbraio 2025 l’offerta di case per affitti brevi nei 20 capoluoghi di regione è scesa dell’11%, passando da 75.000 a 66.600 annunci. Calo più marcato a Firenze (-20%), seguita da Roma (-9%) e Milano (-8%). Secondo Aigab il fenomeno è dovuto all’eccesso di offerta, alla riduzione della domanda e ai nuovi adempimenti burocratici. Dal 2 gennaio 2025 ogni alloggio per affitto breve deve avere un Codice Identificativo Nazionale (Cin) che dovrà essere inserito nel modello 730, con controlli incrociati su chi applica la ritenuta fiscale del 21%. Al 14 marzo 2025, sono stati rilasciati 519.000 Cin, con una copertura dell’85% delle strutture registrate. Airbnb ha rimosso gli annunci privi di Cin, salvo quelli con affitti superiori ai 30 giorni o in fase di registrazione. Alla stessa data sono state rese obbligatorie dotazioni di sicurezza (estintori e rilevatori di monossido) che hanno comportato maggiori costi e reso meno conveniente l’attività, specialmente in aree periferiche o con bassa domanda. Aigab rileva inoltre che le imposte di soggiorno, che nel 2024 hanno fatto registrare incassi superiori a 1 miliardo di euro, nel 2025 dovrebbero aumentare di un ulteriore 17%. Inoltre dal 18 novembre 2024, il ministero dell’Interno ha ribadito l’obbligo stabilito dall’art. 109 del Tulps di identificare gli ospiti de visu. A Venezia, la polizia locale ha intensificato i controlli, con multe fino a 206 euro o arresto fino a 3 mesi per chi non rispetta la legge.  Alcune altre città, tra cui Roma, hanno iniziato a rimuovere le keybox. Per questo gli operatori propongono una verifica dell’identità a distanza tramite app, simile a quella per lo SPID. In relazione a tutto questo secondo l’Omi (Osservatorio del mercato immobiliare della Federazione italiana agenti immobiliari professionali, n.d.r.) sembra profilarsi una tendenza (al momento non quantificata, n.d.r.) verso gli affitti lunghi, specialmente a studenti o affitti a canone concordato (tassati con cedolare secca al 10%), mentre altri proprietari optano per il sommerso, pubblicizzando gli alloggi su canali privati senza CIN e accettando pagamenti in contanti. Il Sole 24 Ore, 17 marzo 2025
  • V. Costantini, “Rimossa la keybox, bed & breakfast chiuso dieci giorni”. L’articolo riporta la chiusura per dieci giorni di un bed & breakfast in via Nino Bixio (vicino alla stazione Termini), avvenuta durante un blitz della polizia per la rimozione delle keybox utilizzate per il self check-in degli ospiti, che venivano identificati da remoto. Nell’articolo si ricorda la Campagna promossa dall’amministrazione comunale contro le keybox e la precedente, ripetuta, azione di sabotaggio delle cassette da parte del collettivo “Robin Hood”, intese come simbolo dell’overtourism. Il Corriere della sera, 11 marzo 2025
  • F. M. Magliaro, “Riforma del Piano Regolatore. Dalla Regione c’è il via libera”. Arriva dalla Regione Lazio l’importante via libera affinché il Capodoglio prosegua l’iter di definitiva approvazione delle Norme Tecniche d’Attuazione (NTA) del Piano Regolatore. L’approvazione considera la profondità delle modifiche apportate, che comunque – secondo la Regione Lazio – conferma la validità dei suoi principi ispiratori. Esprime profonda soddisfazione l’assessore comunale all’Urbanistica Veloccia, che confida anche nell’esito positivo del confronto avviato con la Soprintendenza di Stato (dopo alcuni suoi recenti rilievi di tipo procedurale, n.d.r.) per approfondire le tematiche di tutela del paesaggio e del patrimonio storico-archeologico. Entro l’anno, quindi, valutate dal Comune anche le ulteriori osservazioni dei cittadini e dei comitati a cui ora le NTA sono aperte, si potrà disporre del testo finale, che aggiorna il precedente Piano del 2008. Il Messaggero, 6 marzo 2025
  • M. De Ghantuz Cubbe, “Lotta alle key box, la fase due. ‘Altri 400 lucchetti da togliere dalle strade del centro storico’”.  L’Assessorato al Turismo del Comune di Roma prosegue e rilancia con l’operazione di rimozione delle keybox. Dopo l’operazione avviata a fine gennaio di rimozione dagli spazi pubblici di 300 lucchettoni, ora l’intenzione è si estenderà agli spazi privati. Nel mirino ci sono 278 strade della zona Unesco censite grazie alle segnalazioni di migliaia di cittadini. L’aspettativa è di rimuovere altre 422 keybox ancora presenti in violazione della normativa vigente (art. 4 lettera G del Regolamento di Polizia municipale) che prevede una specifica autorizzazione della Sovrintendenza Capitolina o della Soprintendenza Speciale per ogni tipo di apposizione su edifici della zona Unesco o su palazzi inseriti nella Carta per la Qualità. Per ogni keybox installata la multa sarà di 400 euro e se il proprietario non sarà individuabile, la sanzione sarà a carico del condominio. Quindi da lunedì 10 marzo, i vigili urbani, accompagnati da addetti con tenaglie, inizieranno la rimozione delle keybox sui palazzi privati. Per quanto riguarda il check-in a distanza il 20 marzo si terrà un incontro al Ministero degli Interni con associazioni del settore (Confedilizia, Aigab, Fiaip, Aigo Confesercenti) per discutere soluzioni alternative. La proposta di ProLocaTur (l’associazione dei proprietari di case vacanza) è di rendere il check-in remoto più semplice, eliminando l’obbligo di riconoscimento “de visu”, come già avviene per le operazioni bancarie e giudiziarie online. Secondo l’assessore Onorato questa operazione del Comune di Roma mira a contrastare un turismo “dozzinale”, come l’ha definito, e a migliorare il decoro urbano. La Repubblica, 6 marzo 2025
  • V. Lupia, “Check-in da remoto secondo le regole. Ci prova il Viminale”. Il Ministero degli Interni ha organizzato un incontro, previsto in data odierna ma rinviato al 20 marzo, per discutere l’accoglienza turistica e l’implementazione di un check-in rapido, sicuro e da remoto. Alla riunione sono stati invitati diversi attori del settore, tra cui Confedilizia, Aigab (associazione dei property managers), Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali), l’associazione Porti e Approdi turistici e Aigo Confesercenti. Il rappresentante di ProLocaTur, Associazione per la tutela dei proprietari che affittano a breve termine, sottolinea la necessità di superare il riconoscimento “de visu” per adottare modalità di accoglienza adeguate ai tempi. L’obiettivo è semplificare le operazioni per gli imprenditori, favorire il turismo e garantire la sicurezza per i residenti, evitando conflitti con i Comuni, come quello sulle keybox a Roma sollevato dall’assessore al turismo Alessandro Onorato. La Repubblica, 6 marzo 2025.
  • M. D. G. C., “Un villaggio di case vacanza grate, portoni e muti scrostati la metamorfosi di Monti”. Una passeggiata per le strade del sito Unesco per denunciare la diffusione delle key box su suolo pubblico e superfici private: “simbolo – sono le parole della giornalista, n.d.r. – di una prepotente imposizione: il sito Unesco non si rispetta, si sfrutta”. Le autorità hanno avviato un’azione di rimozione in seguito alla quale alcuni proprietari le stanno togliendo per evitare le sanzioni previste. Tuttavia, il fenomeno rimane diffuso, con keybox visibili ovunque, anche nei pressi di monumenti come il Colosseo e il Museo della Liberazione. La proliferazione di queste strutture non regolamentate è il sintomo di un turismo massivo che spesso non rispetta il contesto storico e urbanistico, trasformando il centro di Roma in un enorme b&b diffuso, con effetti negativi anche sulla gestione dei rifiuti e sulla convivenza nei condomini. La Repubblica, 6 marzo 2025.
  • L. Garrone, “Affitti brevi, sul mercato trentamila case”. Tra settembre 2024 e gennaio 2025, sono apparsi circa 5000 nuovi annunci di appartamenti per affitti brevi, portando il totale a 29.945 unità. Non solo. Secondo un’indagine condotta da “SoloAffitti” il 17,5% dei proprietari ha abbandonato le locazioni a medio-lungo termine per passare agli affitti brevi. L’effetto Giubileo ha avuto un impatto significativo sul mercato immobiliare, con un’aspettativa di aumento della domanda da parte di pellegrini e turisti stimata in 35 milioni di persone: così il prezzo medio a notte ha raggiunto i 199euro e il numero di locazioni turistiche è aumentato del 5% rispetto al 2024. Non sono manicati gli effetti sui prezzi degli affitti a medio-lungo termine: nelle zone centrali un bilocale supera i 1200 euro al mese, mentre un trilocale arriva a 1500 euro. L’effetto Giubileo ha accentuato l’emergenza abitativa di Roma, dove l’offerta per studenti e lavoratori è ridotta. Secondo Silvia Spronelli, fondatrice e ceo di “SoloAffitti”, il 38% dei proprietari che ha abbandonato gli affitti brevi non ha ottenuto i guadagni sperati, a causa della gestione complessa e della tassazione elevata e di una domanda turistica dovuta al Giubileo inferiore alle aspettative. Il Corriere della sera, 3 marzo 2025
  • V. Lupia, “Mercato degli affitti, flessione dei B&b più contratti lunghi”. L’articolo evidenzia una flessione degli affitti brevi (-2% a fine gennaio dal dicembre 2024) e – in parallelo – un aumento dei contratti di locazione a medio e lungo termine pari al 16% (dati Immobilare.it). Gli oltre 35.000 annunci di case in affitto sono sembrano troppo numerosi per una domanda inferiore alle aspettative, con una media di 79 notti l’anno prenotate per struttura e un guadagno medio che non arriva ai 10.000 euro. Spiccano nella media le 14.500 strutture extralberghiere che vengono regolarmente affittate (con 175 notti l’anno) e un introito medio di oltre i 21.000 euro. Ciononostante i canoni d’affitto hanno raggiunto cifre record.  Secondo il Centro studi del portale Idealista l’incremento è del + 16% rispetto al marzo dell’anno scorso e del 2,9% rispetto al gennaio di quest’anno. L’articolo prosegue riportando i prezzi medi d’affitto per quartiere, fra i quali spicca il rincaro più sostanzioso a Roma nel quartiere Prenestino, dove si registra un + 26,8%.  La Repubblica, 3 marzo 2025
  • V. L., “Portico d’Ottavia, canoni alle stelle. Si risparmia solo sul mare di Ostia”. L’articolo descrive l’aumento dei canoni di affitto nei quartieri centrali di Roma, con particolare riferimento alla zona del Portico d’Ottavia, dove i prezzi hanno raggiunto livelli record. Secondo i dati di Idealista, i prezzi degli affitti in alcune zone hanno raggiunto i prezzi più alti registrati dal 2012, il 16% in più rispetto allo stesso mese del 2024. E il 2,9% rispetto al mese di gennaio di quest’anno. Dopo una serie di dettagli sui prezzi al mq. in diverse zone romane, compresa l’indicazione dell’aumento percentuale dei prezzi nei diversi quartieri, fra cui spicca il Prenestino, viene segnalata Roma Est, e in particolare Ostia, dove i canoni sembrano risultano più bassi di. Nel complesso, comunque, il ritorno di alcuni immobili al mercato degli affitti a lungo termine non ha ancora abbassato significativamente i prezzi. La Repubblica, 3 marzo 2025
  • CI SCUSIAMO: LE ALTRE SINTESI DEL MESE DI FEBBRAIO SONO IN LAVORAZIONE
  • A. Arzilli, “Mi minacciano per la lotta alle keybox, è l’abitudine all’illegalità. A causa dell’operazione di rimozione delle keybox l’assessore al turismo Onorato ha ricevuto minacce sui social, in particolare su TikTok, dove un utente ha affermato di voler “rispolverare la Beretta”. Di qui si snoda un’intervista in cui Onorato afferma di non avere paura, convinto che gli amministratori pubblici siano esposti anche minacce di questo tipo. Difende la decisione di rimuovere i keybox non solo in quanto simbolica ma come strumento per contrastare l’abusivismo turistico, coinvolgendo le forze dell’ordine nel controllo del territorio. Secondo Onorato, la città risente di abitudine all’illegalità, con molti proprietari che gestiscono affitti turistici senza rispettare le regole. Con l’operazione sono state rimosse in pochi giorni oltre cento keybox, spesso sintomatiche di attività abusive. L’assessore evoca la necessità di promuovere percorsi turistici alternativi al solo centro storico e sottolinea che i turisti devono essere accolti in strutture regolari, nella convinzione che la lotta all’abusivismo sia fondamentale per tutelare sia i residenti sia i turisti. Il Corriere della sera, 3 febbraio 2025.
  • M. De Ghantuz Cubbe, “Onorato non indietreggia sulle key box. “Spariranno tutte nel giro di un mese”. Nonostante le minacce ricevute sui social in seguito all’iniziativa di rimozione delle key box l’assessore allo Sport, Turismo e Grandi Eventi Onorato dichiara di non volersi fermare. Prevede anzi la rimozione totale delle key box entro un mese, a fronte delle 200 già rimosse nei primi quattro giorni dall’avvio dell’azione condotta con la Polizia municipale e ribadisce la volontà di ripristinare il decoro urbano e contrastare l’abusivismo nel settore turistico.  Ha ricevuto la solidarietà delle associazioni dei residenti del centro storico e rassicura i gestori in regola che nulla hanno da temere. La Repubblica, 3 febbraio 2025.
  • S. Piras, “Roma, la battaglia degli affitti brevi minacce all’assessore anti-keybox”. L’assessore Onorato è bersaglio di messaggi violenti e minacce sui social di chi si ribella all’iniziativa di rimozione delle keybox avviata dal comune di Roma, ritenendo un suo diritto operare al di fuori della legge. Altri operatori invece hanno compreso di doversi adeguare e hanno rimosso autonomamente le cassette portachiavi. Viene espressa solidarietà all’assessore dal sindaco di Roma Gualtieri ed anche dall’Associazione di volontariato Retake.   L’articolo evidenzia anche le fasi dell’operazione contro i keybox abusivi, dal via libera del Viminale alla decisione della Procura di bloccare le installazioni illegali. In un’intervista riportata nell’articolo (“Qui le regole si rispettano. Il nostro piano proseguirà”) l’assessore Onorato descrive “la giungla” delle keybox disseminate ovunque: dai posti più pregevoli e sorvegliati, come alcune sedi ministeriali, ai quartieri limitrofi al centro. Stima che a Roma ce ne siano circa 3.000, confida che in molti comprendano il messaggio del necessario rispetto delle regole e procedano alla rimozione, confermando che comunque l’operazione continuerà. La Repubblica, 2 febbraio 2025
  • L. Bison, “B&B. Adesso i controlli frenano”.  L’articolo fa il puntoa trenta giorni dall’avvio dellenuove regole introdotte sugli affitti brevi dalla ministra del Turismo Santanchè. Il nuovo portale del ministero ha aumentato la trasparenza, ma ancora il 18% delle strutture registrate non ha il Codice Identificativo Nazionale (CIN). In alcune regioni come il Friuli-Venezia Giulia, le irregolarità toccano il 40%. Inoltre, molte strutture continuano a praticare il check-in da remoto, nonostante il ministro dell’Interno Piantedosi abbia chiarito che è illegale. I controlli della polizia sono sporadici: a Bologna, su 21 strutture controllate, 4 sono risultate irregolari, mentre a Treviso su 150 controllate, 20 erano abusive. A Roma, la Guardia di Finanza ha individuato 11 strutture irregolari, con multe per 70.000 euro. Nel frattempo, alcune città come Roma e Firenze stanno combattendo il fenomeno con misure locali, ad esempio rimuovendo le cassette di sicurezza per l’accesso senza check-in. Inizialmente, Santanchè aveva promesso tolleranza zero contro gli abusivi, ma ora ha adottato un approccio più morbido per non penalizzare gli operatori del settore. Il Fatto quotidiano, 1 febbraio 2025
  • D. Verucci, “Lotta alle keybox, tolte perfino dai tubi del gas”. Prosegue la rimozione delle keybox avviata dal Comune di Roma. In due giorni ne sono state tolte più di cento. “Continuiamo a riceve centinaia di segnalazioni dai cittadini” dice l‘assessore capitolino al turismo Onorato. Che dichiara anche: “Questo è il turismo che non vogliamo”. Il comune interviene dopo la circolare chiarificatrice del Ministero dell’Interno dello scorso 18 novembre sul divieto di check-in da remoto, operando però a partire dal rispetto del decoro con relativo divieto di apposizione di qualsiasi oggetto su luoghi pubblici in determinate zone della città. La multa è di 400 euro per i contravventori, compresi i condomini se non fosse possibile risalire ai diretti responsabili. Il Tempo, 1 febbraio 2025
  • L. Garrone, “Togliere le keybox? Una follia. Le lobby degli hotel ci attaccano”. L’articolo tratta della decisione del Comune di Roma di rimuovere i lucchettoni contenenti le chiavi per l’accesso agli alloggi turistici. I titolari di b&b e case-vacanza, tra cui Federico Traldi (Albaa – Associazione laziale bed and breakfast e affini), Riccardo Angeletti (gestore di 35 strutture) e Alessandra Jatta, criticano questa azione con accenti diversi. Il primo ritiene si possibile perseguire la sostituzione il riconoscimento di persona imposto dalla legge con tecnologie di riconoscimento da remoto; gli altri la ritengono ingiusta e dannosa per i piccoli operatori. L’iniziativa favorirebbe le grandi catene alberghiere e le lobby del settore. Massimo Marini, titolare di 40 strutture, sottolinea che la keybox è solo uno strumento e che esistono metodi alternativi per la gestione sicura degli accessi. I gestori contestano anche la spettacolarizzazione dell’operazione da parte del Comune, accusano le lobby alberghiere di attaccarli mentre a loro avviso il rischio è che solo grandi gruppi con ingenti risorse possano resistere a queste restrizioni. Il Corriere della Sera, 1 febbraio 2025
  • E. Pretto, “Via altre 100 keybox tra multe da 400 euro e rimozioni spontanee”. L’Amministrazione comunale continua la lotta contro le key box con un’ulteriore azione di rimozione. Sono state eliminate oltre 100 key box, con multe da 400 euro per i responsabili. Le operazioni sono sostenute anche da una task force che include il supporto di Ama, la società di gestione dei rifiuti. Il Comune ha ricevuto oltre 70 segnalazioni via mail per identificare le key box, e il processo di rimozione procede in modo tempestivo. Questa azione si inserisce nell’ambito di un impegno per il decoro urbano, contrastando la proliferazione di questi dispositivi sui pali della luce e nelle aree pubbliche. Gli operatori del Comune hanno confermato che stanno lavorando a ritmo sostenuto per rimuovere le key box da diverse zone della città, anche per evitare danni al paesaggio urbano e per garantire un’accoglienza turistica migliore. La Repubblica, 31 gennaio 2025
  • G. Marziali, “Turismo, numeri da record nel 2024 ‘ma l’extralberghiero va regolato’”. L’articolo apre con le parole soddisfatte del Sindaco Gualtieri per l’incremento del turismo a Roma alla XXI edizione dell’Albergatore Day, storica manifestazione di Federalberghi Roma. Con il Giubileo a gennaio si è già registrato l’arrivo un milione di pellegrini e diversi altri operatori, citati nell’articolo, confermano il trend positivo dalle rispettive angolazioni. Di fronte ai dati di crescita degli affitti brevi (+ 12 di prenotazioni e + 10 nelle notti occupate, con durate di permanenza passate da 3 a 4 notti nel 50% dei casi) il Sindaco ha tuttavia dichiarato che – pur attribuendo importanza a questo settore dell’ospitalità è necessario che venga regolato con nuovi criteri. “nel frattempo – sono sempre le parole del Sindaco – proseguiamo il contrasto all’abusivismo e alle pratiche scorrette, come l’uso eccesivo delle keybox”. La Repubblica, 30 gennaio
  • E. Pretto, “Rimosse 30 keybox abusive stretta del Campidoglio sui b&b”. È ripartita dal Rione Monti l’azione del Campidoglio di rimozione delle keybox dagli spazi pubblici. Presenti l’assessore capitolino al turismo Onorato e la presidente del I Municipio Bonaccorsi. Bottino: 30 lucchettoni. Il piano durerà tutto febbraio e impiegherà 15 operai e 20 agenti di Polizia locale. Da questi Rioni si estenderà a tutto il I Municipio proseguendo la rimozione dei lucchettoni dai luoghi pubblici. Per le mura private dei palazzi è prevista una multa di 400 euro ai proprietari dei lucchetti o, in caso di introvabilità, ai condomini. L’assessore Onorato confida che queste misure siano utili anche a disincentivare i gestori dagli abusi, mentre alcuni esponenti dell’opposizione (De Gregorio, De Santis e Lobefaro) esprimono un giudizio di insufficienza sull’azione di rimozione delle keybox rispetto al contrasto del fenomeno. La Repubblica, 30 gennaio
  • L. Martellini, “Vigili e operai rimuovono le keybox dei b&b a Monti”. L’articolo tratta dell’operazione di rimozione delle keybox iniziata dal Comune di Roma nel Rione Monti. Sul posto, insieme all’assessore Onorato, la presidente del I Municipio Bonaccorsi. Secondo l’assessore al turismo Onorato, l’operazione non è una crociata contro gli affitti brevi, ma un intervento necessario per garantire la concorrenza leale con gli alberghi. L’operazione è stata resa possibile dall’applicazione del Regolamento di polizia urbana che venne varato dopo l’invasione dei cosiddetti “lucchetti dell’amore” (art. 4, lettera G) in cui vengono elencati i divieti afferenti i beni del patrimonio pubblico. Una regola applicabile anche agli edifici privati, quando questi siano collocati in zona Unesco o nel tessuto urbano della Carta di qualità (all’interno delle Mura Aureliane): situazione in cui andrebbe richiesta anche l’autorizzazione delle Sovrintendenza.  La multa per questa infrazione è fissata a 400 euro. Alla luce di ciò alcuni operatori del settore turistico ipotizzano la possibilità di proseguire con il self-check-in attraverso l’utilizzo di tecnologie per il riconoscimento facciale.  Il Corriere della Sera, 30 gennaio 2025
  • D. Verucci, “Via le «key box» Partita la caccia in centro storico”. Il Comune di Roma ha avviato una nuova azione per rimuovere le key box, a partire dal quartiere Monti. Questi dispositivi erano stati recentemente oggetto di una circolare del Ministero dell’Interno, che imponeva il check-in di persona, contrariamente a quanto avviene con le key box. Dopo un tentativo di rimozione a Trastevere nel mese di dicembre, interrotto dalla Procura, l’amministrazione ha ripreso i sequestri, concentrandosi sui pali stradali e sui condomini. In caso di violazioni, si procederà con multe al responsabile o all’amministratore del condominio. L’obiettivo perseguibile è migliorare il decoro urbano, e di conseguenza la sicurezza, con un piano che prevede circa 200 rimozioni al giorno, coinvolgendo 15 agenti e 15 tecnici. Le aree interessate includono Monti, Trastevere, Prati, e altre zone centrali. È stata anche attivata una mail (taskforce.polizialocale@comune.roma.it) per segnalare la presenza delle key box. L’operazione è sostenuta anche dalle associazioni di categoria dell’extralberghiero, che ritengono le key box esteticamente brutte, pur suggerendo l’adozione di soluzioni alternative per facilitare il check-in, specialmente in caso di più appartamenti con arrivi simultanei. Il Tempo, 30 gennaio 2025
  • D. Verucci, “«Non demonizziamo le case vacanza. L’alternativa può essere il check-in da remoto»”. Claudio Cuomo, presidente di Aigo Confesercenti, concorda sulla rimozione delle key box, ritenendole indecorose, ma sottolinea la necessità di trovare alternative più accettabili, come tastierini numerici. Evidenzia le difficoltà del settore extralberghiero a Roma, aggravate dalla chiusura di monumenti per i lavori giubilari e dal calo di presenze turistiche. Sostiene che il Comune dovrebbe supportare il comparto invece di adottare solo misure repressive, riconoscendo il contributo economico delle strutture extralberghiere. Aigo Confesercenti sta dialogando con il ministro Piantedosi e la Polizia di Stato per sviluppare un sistema digitale di check-in sicuro e conforme alle normative. Sebbene non incoraggi ricorsi contro le rimozioni, Cuomo non esclude che alcuni operatori possano intraprendere azioni legali. Il Tempo, 30 gennaio 2025
  • D. Verucci, “«Prima di toglierle con un sequestro penale va identificato il gestore»” L’avvocato Claudia De Arcangelis, consulente legale dell’Associazione Albaa Extralberghiero-Roma, spiega la differenza tra le operazioni di rimozione delle key box svolte nel dicembre scorso e quelle avviate recentemente dall’Amministrazione comunale. La prima azione si basava su un sequestro penale, ma non è stato accertato a quale struttura ricettiva appartenessero le key box e se fossero state rispettate le normative di identificazione degli ospiti. Per questo motivo, le key box furono restituite ai legittimi proprietari. L’azione attuale, invece, si fonda sulla violazione del decoro urbano e della Carta della qualità. L’amministrazione sta agendo per evitare l’apposizione di oggetti non autorizzati su beni pubblici, come i pali della luce, e per tutelare la bellezza degli edifici storici. Se le key box sono su beni condominiali, il condominio è responsabile e può essere multato, mentre può rivalersi sul titolare una volta identificato. L’avvocato ritiene che l’Amministrazione stia seguendo la giusta procedura. Sebbene l’azione attuale sia amministrativa e non penale, l’avvocato non esclude che possano esserci ricorsi, che potrebbero anche avere un esito favorevole per i ricorrenti, come accaduto in passato con il blocco delle prime rimozioni. Il Tempo, 30 gennaio 2025
  • E. Pretto, “Guerra alle keybox un mese di cesoie contro i lucchettoni di b&b e case vacanza”. Riparte ufficialmente la battaglia del Comune di Roma contro le keybox, ormai diffuse in molte strade della città. Oggi una task force, guidata dall’assessore al Turismo Alessandro Onorato, dalla presidente del I Municipio Lorenza Bonaccorsi e dal capo della Polizia Locale Mario De Sclavis, avvierà le operazioni per rimuovere questi dispositivi che deturpano il paesaggio urbano in luoghi suggestivi e nei vicoli dei rioni storici. Il Campidoglio ha trovato una soluzione amministrativa per intervenire, rimuovendo le keybox che si trovano negli spazi pubblici. Una squadra composta da 15 operai e 20 vigili lavorerà cinque giorni a settimana per un mese, per staccare tutte le keybox che troveranno. Inoltre, Onorato ha trovato una normativa che permette di intervenire anche su keybox installate in spazi privati, come i frontalini dei condomini. Se le keybox sono collocate in aree tutelate dall’Unesco, scatta una multa per l’intero condominio, non più solo per il gestore. La battaglia non è solo legata alla sicurezza, ma anche all’estetica della città. Il Campidoglio vuole fermare la proliferazione di questi lucchettoni che rovinano l’immagine di Roma, dando una risposta forte al fenomeno degli alloggi extralberghieri che, negli ultimi tre anni, sono aumentati da 17mila a 34mila strutture. Per facilitare le segnalazioni, è stato creato un indirizzo e-mail per i cittadini che vogliono contribuire alla rimozione delle keybox. Il Comune di Roma punta a fermare la proliferazione di queste strutture ricettive che non garantiscono un’accoglienza adeguata per i turisti, migliorando così la qualità dell’esperienza turistica nella capitale. La Repubblica, 29 gennaio 2025
  • E. Pretto, “Onorato ‘Multe agli amministratori dei condomini fuorilegge’”. Intervista ad Alessandro Onorato, assessore al Turismo di Roma, che ha annunciato l’avvio di una campagna contro le key box, le cassette contenenti le chiavi di B&B e case vacanze, che stanno invadendo la città. Onorato ha dichiarato che, per tutelare il decoro e la bellezza di Roma, una task force composta da 20 agenti di Polizia Locale e 15 operai rimuoverà le key box per 30 giorni consecutivi. La rimozione si basa su norme che vietano l’installazione di tali dispositivi su spazi pubblici e su una scoperta che nessun alloggio nelle aree protette, come quelle della Carta della Qualità, ha richiesto l’autorizzazione per installarle su spazi privati. Inoltre, Onorato ha istituito una mail (taskforce.polizialocale@comune.roma.it) per permettere ai cittadini di segnalare la presenza di key box. La battaglia contro queste strutture fa parte di un più ampio contrasto all’overtourism, un fenomeno che, nonostante l’intervento di alcuni sindaci, non ha visto un’azione decisiva da parte del Governo. Onorato ha criticato la politica del Governo Meloni, che favorisce l’espansione delle case vacanze per motivi elettorali, portando a una concorrenza eccessiva che abbassa i prezzi e la qualità del servizio. Questo fenomeno, dichiara l’assessore, sta anche minando la residenzialità nei quartieri centrali di Roma, trasformando la città in un luogo meno accogliente per i residenti e i turisti stessi. La Repubblica, 29 gennaio 2025
  • G. De Rosa, “L’Orange a Barbaro? Non faccio io gli affidamenti”. Alessandro Onorato, assessore allo Sport e Turismo di Roma, ha risposto alle critiche riguardo alla gestione degli impianti sportivi da parte di Fratelli d’Italia (FdI). Onorato ha respinto le accuse di “barbarie”, spiegando che non è sua responsabilità fare gli affidamenti per tali impianti, in quanto una legge impedisce ai deputati di occuparsi di questi compiti. In particolare, il caso del Villaggio Olimpico, dove i residenti si sono lamentati per la gestione delle strutture, ha evidenziato le difficoltà legate alla gestione degli spazi pubblici. Inoltre l’assessore parla del fenomeno delle strutture extra-alberghiere, come i B&B, che utilizzano i “keybox” per facilitare il check-in automatizzato degli ospiti. Questi sistemi hanno guadagnato popolarità a Roma, ma alcune voci critiche sollevano dubbi sulla qualità dei servizi offerti, sostenendo che la gestione di questi impianti non è sufficientemente controllata. Onorato ha difeso il suo operato, sottolineando che la situazione è complicata da vincoli amministrativi e legali che limitano l’implementazione di una gestione più efficace. Il Foglio, 23 gennaio 2025
  • V. Lupia, “Hotel vuoti al 30% e b&b semideserti, l’effetto Giubileo ancora non c’è”. Nonostante le aspettative per un aumento del turismo legato al Giubileo del 2024, gli hotel sono vuoti al 30% e i B&B sono semideserti. Le case vacanza, anche nelle vicinanze di San Pietro, sono ancora a prezzi stracciati. La situazione riflette un calo del numero di turisti, e l’effetto atteso del Giubileo non si è ancora manifestato. L’articolo suggerisce che il turismo internazionale non sta ancora ripartendo come previsto, con molte strutture ricettive che non sono riuscite a recuperare la domanda. La Repubblica, 23 gennaio 2025
  • Lu. Mo., “Bonaccorsi: serve un nuovo regolamento”. Lorenza Bonaccorsi, Presidente del primo Municipio di Roma, parla nell’intervista della sicurezza urbana e della necessità di un nuovo regolamento per le “key box”, dispositivi utilizzati per il deposito delle chiavi nelle strutture turistiche. Bonaccorsi evidenzia che, nonostante gli sforzi della polizia locale per rimuoverle, manca ancora una normativa adeguata. Prendendo Firenze come esempio, spiega che, insieme ad altri sindaci delle città d’arte, sta studiando un regolamento ad hoc per affrontare questi temi, mirando a soluzioni che garantiscano la sicurezza senza penalizzare i residenti o i turisti. Bonaccorsi sottolinea che la sicurezza non può essere un tema eluso, ma va trattato senza creare allarmismi, soprattutto in un anno delicato come quello del Giubileo, in cui il flusso turistico è particolarmente elevato. La Repubblica, 22 gennaio 2026.
  • G. Laino, “Affitto, fisco e patrimonio immobiliare, come affrontare l’emergenza abitativa”. L’ampio articolo esamina l’impatto dell’Anno giubilare sul mercato immobiliare romano, mettendo in luce il rischio che l’aumento della domanda turistica porti a una crescita degli affitti brevi e a una riduzione delle soluzioni abitative per i residenti. Si evidenzia come il modello economico basato sulla rendita immobiliare abbia favorito la trasformazione delle abitazioni in alloggi temporanei per turisti, penalizzando le famiglie e i lavoratori che necessitano di soluzioni stabili. Viene sottolineata la mancanza di politiche efficaci per contrastare la crisi abitativa e si critica il sistema fiscale attuale, che incentiva l’affitto turistico anziché quello a lungo termine. Si propone una revisione della fiscalità per favorire il riutilizzo del patrimonio immobiliare a fini residenziali, evitando che Roma diventi una città sempre più difficile da abitare per chi non può permettersi affitti esorbitanti. L’articolo suggerisce anche la necessità di rafforzare le politiche sociali abitative, con interventi mirati come il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica, incentivi per il recupero di immobili inutilizzati e strumenti per calmierare i prezzi degli affitti. Si pone l’accento sull’importanza di una pianificazione urbana che garantisca un equilibrio tra esigenze turistiche e diritto alla casa, evitando la creazione di “quartieri dormitorio” e favorendo una città più inclusiva e accessibile per tutti. Domani, 19 gennaio 2025
  • L. Monaco, “Ma avanzano le keybox dei b&b ‘Adesso sono anche nei parchi'”. L’articolo tratta della diffusione dei keybox utilizzati dagli affittuari di case per brevi soggiorni, come B&B e Airbnb, nonostante il divieto del Viminale. Queste scatole, che contengono le chiavi degli alloggi, vengono nascoste in vasi, attaccate a pali della segnaletica, alle recinzioni delle chiese e persino ai giardini pubblici. A Roma, in particolare a Trastevere, sono comparse in luoghi sempre più insoliti, come le ringhiere dei parchi. Il fenomeno è diventato un problema di sicurezza e decoro urbano. Nonostante i controlli e la normativa vigente, gli affittuari trovano nuovi modi per eludere le restrizioni. Il sistema funziona con codici inviati via WhatsApp agli ospiti, che ritirano la chiave senza dover incontrare il proprietario. Il Comune sta studiando misure per rimuovere questi dispositivi abusivi e garantire il rispetto delle regole. La Repubblica, 22 gennaio 2025 
  • L. Urbani, “Stretta per l’Anno Santo, blitz nei B&b di Termini”. Le Forze dell’ordine hanno intensificato i controlli sulle strutture ricettive attorno alla stazione Termini in vista dell’Anno Santo. Blitz nei bed & breakfast hanno portato alla sospensione di quattro gestori irregolari. I residenti, preoccupati per la sicurezza e il degrado della zona, chiedono sanzioni più severe contro chi affitta illegalmente o ospita persone senza registrazione. Il Messaggero, 13 gennaio 2025
  • L.  Mazza, “Blitz in sette città contro gli affitti brevi. Sabotati i sistemi dei check-in fai da te”. Il gruppo “Robin Hood” ha rivendicato l’azione con adesivi e manifesti affissi vicino ai dispositivi sabotati, riportando lo slogan “La casa è un diritto, non una gallina dalle uova d’oro”. Questo messaggio denuncia il fenomeno della turistificazione, accusando gli affitti brevi di sottrarre case ai residenti e contribuire all’aumento dei prezzi degli immobili. L’azione ha colpito sette città italiane, tra cui Roma, Firenze, Torino, Bologna e Napoli, bloccando i sistemi di check-in automatico utilizzati dagli host per il noleggio di appartamenti a turisti. Le associazioni del settore parlano di vandalismo e chiedono tutele. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, minimizza l’accaduto e definisce introduzione del Codice identificativo nazionale per censire gli affitti brevi una “epocale”. Avvenire, 11 gennaio 2025 
  • G. Carini, “Il capo dei vigili sui B&b: Servono nuovi strumenti per controllare chi entra”. A dicembre i vigili urbani, armati di cesoie, avevano rimosso le keybox utilizzate per il self-che in degli ospiti delle strutture extralberghiere, ma subito dopo la Procura di Roma era intervenuta annullandone la rimozione e il sequestro in quanto le cassettine in quanto tali non dimostrano che il check-in non venga fatto dai gestori in presenza.Il comandante dei vigili urbani di Roma De Sclavis riflette sul dato che, pur se l’articolo 109 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) obbliga per motivi di sicurezza al controllo diretto dei documenti e l’articolo sia stato chiarito e confermato a fine novembre 2024 da un’apposita circolare del Ministero dell’Interno, non ci siano le condizioni normative per rimuoverle né le forze per controllare che i check-in vengano effettuati nel rispetto della legge. Le strutture extralberghiere censite sul sito dell’assessorato al turismo sono attualmente 44.399 di cui 3.500 sottoposte a controllo nel 2024. E su queste 250 sono risultate completamente abusive. Il Messaggero, 6 gennaio 2025
  • G. Car., “I residenti chiedono la stretta ma c’è già chi rispetta le regole. I residenti lamentano le condizioni di insicurezza a cui sono esposti con il gran via vai, spesso incontrollato, di turisti nei condomini, nel centro storico e non soltanto. A suffragio delle preoccupazioni l’articolo riporta quindi casi di malviventi alloggiati in queste strutture. E, come a bilanciare i rischi per la sicurezza lamentati dai residenti (con collegamento improprio, perché i due aspetti ben poco hanno a che fare l’uno con l’altro, n.d.r.), l’articolo si conclude riportando il dato romano sui Cin (Codice identificativo nazionale delle strutture extralberghiere) registrati, che hanno raggiunto il 77,78%. Il Messaggero, 6 gennaio 2025
  • F. Savelli, “Giubileo, stretta sui B&b uno su tre è irregolare: ‘250 totalmente abusivi'”. A Roma, i controlli sulle strutture ricettive, in vista del Giubileo, hanno rivelato che un B&B su tre è irregolare, con 250 completamente abusivi. La Polizia Locale ha passato al setaccio oltre 3500 attività, recuperando 1,6 milioni di euro di tasse di soggiorno evase. Per garantire il rispetto delle regole, è stata istituita una task force con agenti in borghese, che ha effettuato verifiche approfondite su hotel, affittacamere e case vacanza. Sono state riscontrate numerose violazioni, tra cui la mancata comunicazione degli ospiti alle autorità e l’assenza di un codice identificativo per le strutture. Il comandante della Polizia Locale, Mario De Sclavis, ha sottolineato l’importanza di questi interventi per tutelare i turisti e gli operatori onesti. Oltre alle sanzioni, l’attenzione è rivolta anche alla sicurezza, con un rafforzamento delle misure per prevenire disagi e garantire un’accoglienza regolare durante l’evento religioso. Il Messaggero, 4 gennaio 2025.
  • E. Pretto. “Controlli su 3500 hotel e b&b, uno su tre è abusivo o irregolare”, Nel 2024, la Polizia locale di Roma Capitale ha effettuato circa 3.500 controlli sulle strutture ricettive, principalmente B&B e hotel, rilevando 1.200 violazioni, un caso su tre. Tra queste, 250 strutture risultano completamente abusive e 230 non in regola con il versamento dell’imposta di soggiorno. Sono stati recuperati oltre 1,6 milioni di euro di tasse non versate. Le violazioni più comuni riguardano difformità nei titoli autorizzativi, irregolarità sulla sicurezza, come la mancanza di percorsi antincendio, e il mancato versamento della tassa di soggiorno. In alcuni casi, sono state avviate denunce per la mancata comunicazione degli ospiti alla Questura. Le aree con il maggior numero di irregolarità includono Trastevere, Monti, e altre zone centrali. L’assessore Alessandro Onorato ha sottolineato l’importanza di garantire la legalità nel settore turistico per tutelare i residenti e garantire una concorrenza leale tra gli operatori. La Repubblica, 4 gennaio 2025
  • J. Orsini, “Affitti brevi, via alla stretta, multe fino a 8 mila euro per le strutture senza Cin”. Dal 1° gennaio è entrato in vigore l’obbligo del Codice Identificativo Nazionale (Cin) per le strutture di affitti brevi in Italia, con multe fino a 8.000 euro per chi non si adegua. L’obbligo è stato rinviato più volte, ma ora è ufficiale. Attualmente, circa l’80% delle strutture è registrato, ma molte ancora non lo sono. Le regioni mostrano forti discrepanze, con alcune come la Basilicata molto avanti, mentre altre come Umbria e Puglia sono in ritardo. La ministra Daniela Santanché ha ribadito che, pur essendo fermo nelle azioni, il governo non intende penalizzare gli operatori e vuole garantire la qualità e sicurezza dei servizi. Il settore degli affitti brevi è in crescita, ma l’adattamento alle normative è difficile, con molte strutture che ancora non rispettano le regole di sicurezza. Il Messaggero, 3 gennaio 2025.
  • L. Bison, “La “strettina” sui bed and breakfast: è entrato in vigore il codice per censirli, ma 120mila sono abusivi”. Dal 1° gennaio è entrata in vigore la normativa che obbliga tutte le strutture extra-alberghiere in Italia a registrarsi con un Codice Identificativo Nazionale (Cin), con sanzioni fino a 8.000 euro per chi non si adegua. Nonostante il rinvio della scadenza, circa 120.000 strutture non sono ancora in regola, con differenze significative tra le regioni. Alcune città, come Matera e Aosta, hanno un’alta adesione, mentre altre, come Perugia e Trieste, sono molto indietro. Il governo ha deciso di non introdurre nuove limitazioni, ma di migliorare i controlli e unificare i dati regionali in una banca dati nazionale. La ministra Santanché ha espresso soddisfazione per l’80% di adesioni, promettendo ulteriori verifiche per garantire la sicurezza e la qualità dei servizi, pur senza penalizzare gli operatori. Il settore degli affitti brevi, cresciuto grazie alle piattaforme online, trova difficoltà nell’adattarsi alle normative, con alcune strutture che hanno persino cessato l’attività. Il Fatto quotidiano, 3 gennaio 2025.
  • V. Lupia, “Il Giubileo rilancia il mercato immobiliare ‘Aumenti fino al 4,5%’” Nel 2025 i prezzi delle case a Roma aumenteranno del 4,5%, spinti dal restyling urbano e dal Giubileo. Le zone con i rincari maggiori saranno Prati, Borgo, San Pietro, San Giovanni, Pigneto, Centocelle, Montesacro, Garbatella e Torrino-Mezzocammino. Già nel 2024 i prezzi sono saliti del 2,5%, con il valore medio al metro quadro che ha raggiunto i 3.091 euro. Il Centro è la zona più cara (7.263 €/mq), seguita da Prati (5.897 €/mq) e Parioli (5.656 €/mq). Nel 2025 i prezzi supereranno gli 8.100 €/mq nel Tridente, mentre Prati, Parioli e Flaminio toccheranno i 6.000 €/mq. A Gregorio VII e Balduina si passerà da 4.300 a 4.600 €/mq, mentre Eur e Ostiense saliranno fino a 4.500 €/mq. Il mercato degli affitti subirà un rincaro del 17,5% a causa del calo dell’offerta: gli annunci online sono passati da 3.400 a 2.400 in sei mesi. Molti appartamenti sono stati convertiti in alloggi per pellegrini, aggravando la crisi abitativa per i residenti e gli studenti fuori sede. La Repubblica, 3 gennaio 2025
  • L. Bison, “L’intervista. Filippo Celata: ‘Che il grande evento renda tutti più ricchi è solo un’illusione’”. Al centro dell’intervista c’è il Giubileo e il suo impatto su Roma, con particolare attenzione alle dinamiche economiche, urbanistiche e sociali che il grande evento determina. Celata, docente di geografia urbana alla Sapienza e grande studioso degli affitti brevi, descrive Roma come una città “stressata” che ha cercato di utilizzare l’evento per trasformarsi, ma che in effetti si trova a gestirlo dovendo compensare carenze strutturali di risorse pubbliche. A differenza che nel passato, i Giubilei moderni sono diventati un’occasione economica che – al di là di un’illusione comune – non rende tutti più ricchi. Roma poi è una città in cui la crescita degli affitti brevi è stata esponenziale e ormai diffusa nelle zone più disparate della città, dove ha provocato una forte crescita dei prezzi degli affitti. Recentemente, con molto ritardo rispetto ad altre realtà europee, a Roma è stata approvata una norma che prelude a una regolamentazione degli affitti brevi, ma il problema è che l’intervento non potrà esser retroattivo. Il Foglio, 31 dicembre 2024.
  • A. Ribaudo, “Affitti brevi, blitz in 5 città contro le key box”. L’articolo riporta una protesta nazionale contro le “key box” utilizzate per il self check-in negli affitti brevi. La protesta segue quelle simili già avvenute a Firenze e a Roma e, questa volta coordinata, ha avuto luogo in cinque città italiane: Venezia, Firenze, Genova, Rimini e Milano. Gli attivisti hanno dato vita a flash mob e attaccato adesivi sulle scatole divenute simbolo del turismo selvaggio, denunciando anche come gli affitti brevi siano una causa che acuisce la crisi abitativa delle città. Recentemente a Firenze è stato promesso un divieto dei lucchetti con combinazione entro il 2025. Sul caso è intervenuto anche il ministero dell’Interno chiarendo come il self check-in senza verifica in presenza dell’identità sia illegale: l’obbligo della verifica de visu è previsto dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Il Tempo, 29 dicembre 2024.
  • A. Giuzio, “Affitti turistici, da Firenze a Venezia il blitz delle keybox”. In cinque città italiane, tra cui Firenze e Venezia, si è verificata un’azione coordinata di contrasto agli affitti turistici: attivisti per il diritto alla casa hanno sigillato con nastro adesivo le cassette delle chiavi di Airbnb, segnalando il problema degli affitti brevi che sottraggono case alla residenza stabile. La protesta si inserisce in un movimento più ampio che cerca di tutelare il diritto alla casa e di limitare la diffusione di locazioni turistiche non regolamentate. Si sottolinea che Firenze è l’unica città italiana ad aver bloccato il rilascio di nuove licenze per gli affitti brevi, mentre il fenomeno continua a crescere, trasformando i centri storici in zone sempre più turistiche e meno abitate dai residenti. Il manifesto, 29 dicembre 2024.
  • F. Genta, “Affitti brevi, fuorilegge metà dei gestori. ‘Ignorate le nuove regole del governo’”. Il governo italiano ha introdotto nuove regole per gli affitti brevi, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025, per aumentare la sicurezza e il monitoraggio. Tra le novità: obbligo di estintori, rilevatori di gas e monossido, e registrazione degli appartamenti con un codice identificativo nazionale (CIN). Tuttavia, molti proprietari non si sono ancora adeguati, con quasi la metà degli appartamenti fuori legge per quanto riguarda il CIN e 11 appartamenti su 12 che non rispondono ai requisiti richiesti. Il fatturato degli affitti brevi vale 10 miliardi e 200 mila euro, con oltre 100 milioni di turisti che ogni anno visitano il nostro paese attraverso l’ospitalità extralberghiera e oltre 640.000 appartamenti utilizzati per questa forma di locazione. Ma le preoccupazioni riguardano l’aumento dei prezzi degli affitti tradizionali e la concorrenza sleale verso gli operatori turistici, soprattutto nelle grandi città. In risposta alle preoccupazioni di sindacati e associazioni alberghiere il governo ha preso misure per limitare l’uso delle keybox e obbligare la gestione in presenza, ma alcuni sindacati, tra cui il Sunia, chiedono interventi più restrittivi. La questione resta divisiva, con chi vede gli affitti brevi come una risorsa e chi come un problema per il mercato immobiliare. La Stampa, 16 dicembre 2024
  • A. Arz., “Gualtieri. ‘Sui b&b applicheremo le regole varate dal Quirinale”. L’articolo riferisce dei paletti che il Comune di Roma adotterà per regolare i bed & breakfast ormai dilaganti nel centro storico della città con l’obiettivo di tutelare il patrimonio e la qualità della vita dei residenti. Gualtieri annuncia perciò che, oltre ad esserci all’orizzonte un Regolamento su presupposti urbanistici per governare il fenomeno nel suo complesso, verranno adottate misure di rimozione delle keybox in conformità con le disposizioni del Ministero dell’Interno e che verranno intensificati i controlli soprattutto in aree come Campo Marzio, Trastevere e Centro storico. Questi Rioni sono stati invasi da b&b che, dichiara il sindaco, contribuiscono alla “desertificazione”, riducendo la popolazione residente e alterando il carattere dei luoghi. Nel 2024, già 1,5 milioni di euro sono stati ricavati da sanzioni contro le strutture non conformi. Gualtieri ha inoltre evidenziato l’importanza di un nuovo Regolamento che disciplini il settore degli affitti brevi, continuando a sottolineare la necessità di un normative nazionali che consentano a Roma di effettuare scelte in tal senso. Il Corriere della Sera, 14 dicembre 2024.
  • L. Garrone, “Ho affittato la mia casa, l’inquilino ci ha messo i turisti. Mirabile (GRoRAB): la proprietaria avvisata dai vicini è caduta dalle nuvole”. Senza arrivare al caso di Firenze, dove quello che doveva essere un affitto di tre giorni si è trasformato in un’occupazione abusiva, i raggiri che promanano dalla grande corsa agli affitti brevi sono in agguato sotto varie fattispecie. Un caso accaduto a Roma viene narrato da Maria Luisa Mirabile, portavoce di GRoRAB, e riguarda un’attrice romana che aveva affittato il suo appartamento con un contratto ad uso transitorio, di 18 mesi. All’insaputa della proprietaria, scopo dell’inquilino era di utilizzare l’appartamento preso in affitto come alloggio ad uso turistico, per locazioni brevi. Avvisata dai vicini del continuo viavai di stranieri e di situazioni anomale che andavano creandosi nel condominio (come persone straniere in evidente difficoltà per l’accesso all’appartamento, gruppi di turisti in attesa nel piccolo androne d’ingresso) la proprietaria ha potuto rescindere il contratto d’affitto, interrompendo così una situazione del tutto illegale. Anche alla luce delle continue infrazioni delle regole che osserviamo – conclude Mirabile – la funzione di GRoRAB, se il Regolamento capitolino sugli affitti brevi verrà varato come la riforma del Piano regolatore consentirà, sarà quella di monitorare sui controlli e sul rispetto effettivo delle vecchie e delle nuove regole. Il Corriere della Sera, 13 dicembre 2024
  • G. Carini. “Piano regolatore, stretta sui B&b”. Sono state votate in Aula Giulio Cesare le nuove Norme Tecniche di Attuazione (NTA, ndr) del Piano regolatore con l’obiettivo di promuovere la riqualificazione urbana e limitare l’espansione di nuove costruzioni. Altri punti salienti includono: stretta sui B&b nel centro storico con regole specifiche a partire dall’introduzione nelle nuove NTA della sottocategoria “residenziale ricettiva”. Si vietano anche frazionamenti e accorpamenti di grandi appartamenti per scopi turistici.
    Inoltre, per evitare il consumo di suolo, non saranno più previste aree agricole trasformabili in edificabili nell’agro romano. Sarà, invece, incentivato il recupero di edifici abbandonati in città. Si estende l’housing sociale (affitto a canone concordato) per categorie specifiche di abitanti, con un focus su interventi nelle periferie. Alcuni emendamenti approvati mirano a semplificare le procedure burocratiche per il cambio di destinazione d’uso. Il sindaco Gualtieri ha definito
    l’approvazione delle modifiche del Piano regolatore come un passaggio storico, mentre alcuni esponenti del centrodestra si sono astenuti o divisi nel voto. Anche l’Associazione dei costruttori romani (Ance-Acer) ha mostrato soddisfazione. Il Messaggero, 12 dicembre 2024.
  • M. De Ghantuz Cubbe e E. Pretto, “Il Campidoglio in difesa del verde e contro i nuovi b&b”.  L’articolo descrive l’ampia gamma di modifiche introdotte con le nuove Norme Tecniche d’Attuazione (NTA) del Piano regolatore urbanistico (PRG, risalente al 2008) approvate a larghissima maggioranza il giorno precedente dall’Assemblea capitolina. Fra queste, fondamentale, che nessun costruttore potrà più edificare sul suolo agricolo di Roma e varie altre novità relative alla cosiddetta “rigenerazione urbana”, gli interventi di housing sociale, quelle sul limite massimo per gli spazi commerciali anche nel Centro storico (esteso a 1000 mq). L’articolo poi si concentra sul prossimo divieto di nuovi b&b nel centro storico di Roma reso possibile dal presupposto delle nuove NTA. A commento il Sindaco Gualtieri ha sottolineato che la crescita incontrollata del turismo ha portato a una riduzione degli alloggi disponibili per i cittadini e a una perdita dell’identità dei quartieri. Con questo intervento si cerca di riequilibrare il mercato immobiliare e di garantire una maggiore vivibilità per chi risiede stabilmente nella Capitale. La Repubblica, 12 dicembre 2024.
  • M. De Ghantuz Cubbe, “La Gang di Robin Hood colpisce ancora. ‘Ecco come si boicottano le key box’”. La “Gang di Robin Hood”, ha nuovamente sabotato le key box, le cassette di sicurezza utilizzate dai proprietari di b&b per permettere il check-in degli ospiti a distanza. L’azione di protesta questa volta è avvenuta a Trastevere, uno dei Rioni più colpiti dai fenomeni dell’iperturismo e della gentrificazione. Gli attivisti hanno incollato le tastierine dei lucchettoni, affiggendovi anche adesivi con il simbolo del celebre difensore dei poveri accompagnati da un messaggio che denuncia l’impatto negativo degli affitti brevi sul costo e la disponibilità di case per i residenti, fino allo spopolamento del centro storico e allo snaturamento di molti quartieri romani. L’azione precede di pochi giorni la manifestazione “Roma non è un albergo”, prevista per il 13 dicembre e organizzata da diverse Associazioni per il diritto alla casa. Al posto dei lucchetti rimossi o manomessi gli attivisti lasciano anche fogli di istruzioni sul sistema per sabotare le key box, esortando i cittadini a unirsi alla protesta come segnale di resistenza contro la trasformazione della città in un gigantesco complesso turistico. La Repubblica, 12 dicembre 2024.
  • M. De Ghantuz Cubbe, “Veloccia. “Nel futuro c’è rigenerazione urbana basta colate di cemento”. Intervistato, l’assessore all’Urbanistica di Roma Maurizio Veloccia tratteggia gli orientamenti adottati per la modifica delle NTA (Note Tecniche d’Attuazione), con cui si è voluto mettere un freno al consumo di suolo (in primis limitando i cosiddetti ‘ambiti di riserva’). La città non crescerà più orizzontalmente, ma si punterà al miglioramento del tessuto urbano esistente incentivando la rigenerazione degli immobili e tutelando il verde urbano, promuovendo progetti di housing sociale, studentati e residenze universitarie e il recupero di cinema, teatri e spazi culturali. Infine, ultimo ma non ultimo, le nuove NTA – con l’introduzione della nuova sottocategoria “residenziale-ricettivo” specificamente per gli appartamenti destinati all’ospitalità turistica – hanno creato le condizioni per una stretta sugli affitti brevi che dovrà essere compiuta adottando un Regolamento capitolino ad hoc.  La Repubblica, 12 dicembre 2024.
  • M. D. G. C. “Dal Pigneto all’Esquilino l’onda contro l’iperturismo”. Domani, 13 dicembre, è prevista una manifestazione dal titolo “Roma non è un albergo” organizzata dal Social Forum per l’Abitare con altre Associazioni per il diritto alla casa e alcuni Comitati di quartiere. Sarà una protesta contro l’iperturismo che attraverserà Roma dal Pigneto all’Esquilino. L’obiettivo è denunciare la crescita incontrollata degli affitti brevi e della gentrificazione, che stanno ormai espellendo i residenti storici anche dai quartieri centrali e semi-centrali, sostituendoli con turisti e attività commerciali rivolte solo a loro. Gli organizzatori sottolineano che il turismo di massa ha trasformato le case in beni di lusso per pochi, causando un aumento degli affitti e una perdita dell’identità locale.  Per questo i manifestanti chiedono alle istituzioni una serie di misure concrete, tra cui: l’attuazione del Piano Casa comunale per garantire abitazioni a prezzi accessibili ai residenti; un Regolamento per governare gli affitti brevi, che hanno contribuito all’espulsione dei residenti dai quartieri centrali e aggravato l’emergenza abitativa; una moratoria sugli sfratti durante l’anno giubilare, richiesta anche dal Vaticano; più investimenti sull’edilizia popolare e il recupero degli immobili pubblici e privati lasciati vuoti a fini speculativi. La Repubblica, 12 dicembre 2024.
  • M. E. Fiaschetti, “B&B la stretta del Comune”. Le nuove Norme Tecniche Attuative (NTA) del Piano Regolatore di Roma potranno imporre, fra le altre novità introdotte, restrizioni alle strutture extra-alberghiere nel centro storico. Una delle principali misure approvate riguarda il divieto di cambio di destinazione d’uso da uffici ad attività ricettive extralberghiere. Inoltre, eventuali frazionamenti e accorpamenti saranno consentiti solo per scopi residenziali. Intervistato, l’Assessore all’Urbanistica Veloccia conferma che nell’arco di quattro-sei mesi verrà approntato dal Comune un Regolamento per le attività extralberghiere che si avvarrà dell’apporto di esperti e ricercatori universitari e che si aggancerà, come presupposto normativo, alla Legge regionale sul Turismo del Lazio. L’articolo prosegue con la descrizione di alcune delle principali modifiche apportate dall’insieme delle nuove NTA approvate che riguardano l’intero territorio cittadino. Il Corriere della Sera, 12 dicembre 2024.
  • F. Fiano e R. Frignani, “Trastevere. ‘Robin Hood’ distrugge 80 keybox’”. Attivisti anti-iperturismo hanno agito nella notte a Trastevere e reso inutilizzabili 80 lucchettoni incollandone le serrature e alterandone le combinazioni. Dopo l’azione hanno lasciato sui luoghi volantini con l’effige dei noti cappelli-simbolo le motivazioni della loro azione: contrasto dell’iperturismo, giustizia sociale e diritto alla casa. Allo stesso tempo da qualche settimana, in seguito alla circolare del Dipartimento di pubblica sicurezza sull’obbligo di verifica diretta dei documenti degli ospiti anche da parte dei gestori di strutture extralberghiere, i vigili hanno avviato uno screening dei luoghi a maggiore densità di lucchettoni rimuovendone 13; rimozione successivamente contestata dato che in quanto tali lei keybox non costituiscono prova di reato. Il Campidoglio e la polizia municipale sono pertanto ora allo studio di un tipo di intervento che integri il rispetto del decoro urbano e del suolo pubblico (di competenza del Comune) e l’applicabilità penale delle indicazioni del Viminale.  Il Corriere della Sera, 12 dicembre 2024
  • M. Carta e M. De Ghantuz Cubbe, “Giù le mani dalle keybox”; “Stop della procura alla lotta ai b&b. ‘Le keybox vanno restituite’”. I tredici lucchetti tagliati con le cesoie dai vigili urbani il 4 dicembre in alcune strade del centro di Roma dovranno essere restituiti in seguito a decreto del pm Di Cicco che non ne ha convalidato il sequestro. Mentre la rimozione con cesoie è stata effettuata sulla scorta della recente circolare ministeriale che chiariva definitivamente l’obbligo del riconoscimento in presenza degli ospiti anche da parte delle strutture extralberghiere valutando le keybox lo strumento attraverso cui questo obbligo viene evaso, il pm non ha riconosciuto legittima il sequestro delle scatolette, imponendone l’obbligo di restituzione. Di conseguenza si rende ora necessario un nuovo regolamento di polizia urbana che consenta la rimozione delle keybox su suolo pubblico ed anche dai luoghi condominiali se aggettanti sullo spazio pubblico.  A questo lavoreranno Questura, Prefettura e Comune Serve un nuovo regolamento. La Repubblica, 10 dicembre 2024.
  • m.d.g.c., “L’associazione GRoRAB. Subito la moratoria per evitare nuove aperture”. In occasione di un evento organizzato da GRoRAB sulla regolamentazione degli affitti brevi nelle esperienze europee (a cui parteciperanno esperti di livello, fra cui il prof. Filippo Celata) e sugli sviluppi ormai prossimi di un simile scenario nella realtà romana (con una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di quattro presidenti di altrettante commissioni capitoline: Amodeo, Caudo, Nanni, Trombetti), l’articolo affronta uno dei rischi incombenti normalmente associati a una regolamentazione imminente: quello di un’impennata dell’offerta. Per questo GRoRAB, per voce di M. Luisa Mirabile, chiede: “una moratoria da subito, che serva a bloccare la nascita di altri b&b nella nostra città perché altrimenti avverrà ciò che è già avvenuto a Firenze: in migliaia avvieranno una nuova struttura extralberghiera prima che entrino in vigore i limiti”. Ai Presidenti delle Commissioni che interverranno nella Tavola rotonda GRoRAB chiederà quali saranno i tempi verosimili di stesura e varo del provvedimento e se – come reso possibile dalle modifiche al Piano regolatore – ci sarà un effettivo impegno del Comune affinché la misura riguardi l’ampio perimetro della città consolidata e non solo gli ambiti più ristretti del sito Unesco, Centro o della Città storica. La Repubblica, 10 dicembre 2024
  • M. De Ghantuz Cubbe, “Qui siamo rimasti in quattro”. L’articolo racconta la situazione di un condominio in via Napoleone III, nel Rione Esquilino, dove gli affitti brevi hanno trasformato il palazzo in un albergo diffuso, portando all’abbandono del Rione da parte della maggior parte dei residenti. “Eravamo dodici famiglie, siamo rimaste in quattro perché chi era in affitto, dopo la pandemia, alla scadenza del contratto è stato mandato via, ora sono tutti b&b” dice alla giornalista Caterina Cerra, che da venticinque anni abita in quel palazzetto. I residenti lamentano problemi legati al continuo via vai di turisti, rumori notturni, mancanza di sicurezza e degrado, con persone che bivaccano nel cortile. Inoltre, l’uso di pulsantiere per il check-in a distanza ha reso il condominio impersonale e privo di controllo. Ma cosa significa vivere in un palazzo trasformato in un albergo? “Ricevere citofonate nel bel mezzo della notte. A me, dice Cerra, è capitato anche che provassero a entrare in casa mia sbagliando ingresso. Trovare spesso l’ascensore bloccato, con porte lasciate aperte (…) li ho visti anche fare pipì nel cortile (… ) “questi sono palazzi vecchi e noi paghiamo anche per l’eccessivo consumo di tutto, dall’ascensore ai portoni (…) un’altra cosa che ti rovina al a vita sono le cimici nei letti, che vengono trasportate da chi viaggia. Mi è capitato e ho dovuto pagare per la disinfestazione (…) e d’estate l’acqua è un filo perché i turisti sono tanti e la usano in continuazione”. E nel Rione nel suo insieme non è diverso. “Siamo arrivati al punto che il negozio per tappeti ha messo il cartello: ‘tappeti per b&b’”. La Repubblica, 10 dicembre 2024.
  • F. Rossi, “Keybox. Vigili in campo e multe ai condomini che non denunciano”. L’articolo descrive la strategia definita dal Campidoglio in ottemperanza della circolare del Viminale che ha chiarito l’obbligo del controllo diretto dei documenti degli ospiti anche per le strutture extralberghiere. Il giro di vite si articolerà su due piani. Ai vigili competerà la rimozione delle keybox collocate su suolo pubblico, mentre ai condomini verrà imposto l’obbligo di segnalarle alle autorità, con il rischio di sanzioni per chi non lo fa. Il Messaggero, 6 dicembre 2024.
  • Fa. Ro., “Il ritorno dell’addetto al check-in. Così crescono i costi del business”. Le misure che impongono il controllo diretto dei documenti agli ospiti delle strutture extralberghiere potrebbero avere un impatto significativo sul settore degli affitti brevi. Molti gestori dovranno tornare ad affidarsi a personale per il check-in in presenza (che – si ammette nell’articolo – sono spesso poco qualificate e scarsamente retribuite), cosa che potrebbe accrescerne i costi ripercuotendosi su una maggiorazione delle tariffe per i turisti. Inoltre, secondo il gestore intervistato nell’articolo pur verificando in presenza l’identità dell’ospite chi controllerebbe poi nei giorni che a usufruire della struttura fosse la stessa persona che si è identificata? (bella domanda! notevole autogol! ma ovviamente il commento è nostro, n.d.r.) Il Messaggero, 6 dicembre 2024.
  • M. De Ghantuz Cubbe, “B&b, arriva la stretta sui lucchettoni. I vigili tagliano le key box in centro”. In alcune vie fra le più centrali della città il nucleo dei vigili specializzato nei controlli sulle attività extra alberghiere ha intensificato le sue attività mettendo in pratica la recente circolare del capo della Polizia che ha chiarito che per motivi di sicurezza, specialmente in vista del Giubileo, il check-in deve avvenire di persona entro 24 ore dall’arrivo degli ospiti.  Cesoie alla mano la polizia ha rimosso i lucchettoni lasciando al loro posto cartelli che segnalano ai gestori di affitti brevi di presentarsi alla Polizia locale. Allo stesso tempo continuano i controlli ordinari sulle strutture ricettive per contrastare l’abusivismo e l’evasione della tassa di soggiorno. Fra gli altri dati, l’articolo riporta come siano stati recuperati più di 1,3 milioni di euro di contributi non versati. La Repubblica, 5 dicembre 2024.
  • E. Ferrara, “I sindaci contro il check-in fai da te la battaglia dei b&b spacca il governo” L’articolo evidenzia le divisioni politiche rispetto al divieto del check-in da remoto per i b&b e gli affitti brevi imposto da una recente circolare del capo della Polizia, Vittorio Pisani. Questa misura, sostenuta dal ministro dell’Interno Piantedosi, intende migliorare la sicurezza e prevenire l’alloggiamento di criminali e terroristi. Il provvedimento impone l’identificazione “de visu” degli ospiti, vietando che venga fatto tramite l’invio di documenti per email o app di messaggistica. I sindaci di città come Firenze, Milano, Bari, Torino, Palermo e Napoli appoggiano la misura e stanno accelerando l’adozione di regolamenti locali per rimuovere le “key box”, considerate simbolo della deregulation degli affitti turistici che ha ridotto la disponibilità di case per residenti e studenti. Tuttavia il divieto ha scatenato polemiche nella maggioranza di governo. La Lega, con A. Siri, critica il provvedimento, sostenendo che l’identificazione a distanza è sicura, come avviene per l’apertura di conti bancari e altri servizi. Al contrario, Forza Italia e Noi Moderati difendono la circolare, considerandola necessaria per la sicurezza. I gestori degli affitti brevi, che contano oltre 640mila alloggi in Italia, denunciano il rischio di danni economici e ritengono il provvedimento discriminatorio rispetto ad altri settori. Federalberghi, invece, è favorevole alla stretta ritenendo che il riconoscimento in presenza sia un “dovere civile”. Il provvedimento, dunque, ha aperto un acceso scontro politico e giuridico, con possibili ricorsi legali da parte dei gestori di affitti brevi, mentre i Comuni, a partire da Firenze, si muovono per regolamentare l’abuso. La Repubblica, 4 dicembre 2024.
  • V. Giannoli,Nell’Italia degli affitti brevi per famiglie e studenti niente più case”. A dimostrare che gli affitti brevi siano ormai ben altra cosa dall’inziale sharing economy bastano pochi dati. Dieci anni fa in Italia sulle piattaforme per turisti non c’erano neppure 90.000 appartamenti, ora ce ne sono 640.000 al costo medio di 131 euro a notte.  Secondo Filippo Celata, docente di geografia economica all’università La Sapienza, si tratta di una situazione fuori controllo che comporta tre effetti: la drastica riduzione delle case disponibili per chi cerca un affitto a lungo termine, l’aumento vertiginoso dei prezzi e la metamorfosi (forse irreversibile) delle città, sempre più orientate al turismo e meno accessibili ai residenti. Per valutare il fenomeno inoltre non andrebbe considerato, come ha fatto un recente studio Nomisma, la percentuale degli affitti brevi sull’intero stock immobiliare (con percentuali d’incidenza media nelle città italiane dell’1,3% e del 5% solo a Firenze e Venezia), ma sul solo 10% dell’intero stock che va in affitto (secondo il dato fornito dall’Agenzia delle entrate).  Di conseguenza a Roma, ad esempio, ci sono 35.000 annunci su Airbnb contro i soli 3.000 sui siti delle principali agenzie di affitto standard mentre in un solo anno l’offerta per i residenti si è ridotta del 40% e i canoni di locazione sono aumentati del 10%. Un effetto generalizzato all’intero territorio nazionale secondo un recente studio del think tank Tortuga, che ha stimato come a un aumento dell’1% di offerta di alloggi su Airbnb corrisponda un aumento del 5,7% del prezzo degli affitti standard. La Repubblica, 4 dicembre 2024.
  • C. Arena, “Fuori legge le keybox per gli affitti brevi. È scontro sugli ospiti identificati dal vivo”. Una recente circolare del Ministero dell’Interno ha vietato l’uso delle keybox, chiarendo la lettera dell’articolo 109 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS) e imponendo così l’obbligo per i gestori di identificare gli ospiti di persona, oltreché – naturalmente – e registrare le loro generalità presso la questura entro 24 ore. La circolare mira a prevenire rischi per la sicurezza, specialmente in vista del Giubileo, che porterà milioni di turisti in Italia. In risposta le associazioni di settore propongono l’uso di tecnologie digitali per l’identificazione da remoto, considerando il riconoscimento ‘de visu’ penalizzante rispetto agli standard internazionali. Al contrario Federalberghi approva il provvedimento, vedendolo come un freno alla concorrenza sleale degli affitti brevi. L’articolo riporta i dati forniti dall’Aigab (Associazione italiana gestori affitti brevi) sul numero di locazioni brevi in Italia (640.000) e sul giro d’affari derivato (11 milioni di euro per i pernottamenti e un indotto di 46 miliardi). Avvenire, 4 dicembre 2024.
  • M. Cremonesi “Affitti brevi, la Lega si smarca: la stretta colpisce i proprietari. Un altro caso nel centrodestra”. Nella coalizione di governo difformità di vedute sulla circolare del capo della Polizia Pisani che vieta l’utilizzo delle keybox. Positivi Fratelli d’Italia, compresa la ministra Santanchè che ringrazia il ministro Piantedosi “per la divulgazione della circolare”, e positiva anche Forza Italia per bocca del suo capogruppo Gasparri. Più incerto il parere di Noi moderati, mentre si registrano le contrarietà della Lega che si dichiara perplessa sostenendo la possibilità di autenticazione degli ospiti tramite Spid. Il Corriere della Sera, 4 dicembre 2024.
  • L. Gasperoni, “E’ una lotta per la vivibilità non contro gli imprenditori. Il governo? A Firenze ha dato risposte positive”. Lunga intervista alla sindaca Funaro che, nell’ambito delle numerose risposte, dichiara che al momento a Firenze per ciò che riguarda le keybox si sta procedendo sul doppio binario della revisione del regolamento Unesco per il decoro (e conseguente immediata rimozione delle keybox nel centro storico) e della revisione del regolamento di polizia urbana per poter intervenire in termini di sicurezza sull’intera città. Il Corriere della Sera, 4 dicembre 2024.
  • M. De Ghantuz Cubbe, “Giubileo, stretta sui lucchettoni dei b&b Gualtieri: ‘Ora vogliamo rimuoverli’” L’articolo tratta, anche attraverso una raccolta di opinioni dei decisori locali, della decisione di vietare il self check-in nei b&b e case vacanza a Roma eliminando le “scatolette” note come lucchettoni o keybox. Il capo della Polizia, Vittorio Pisani, ha emesso recentemente una circolare che impone il check-in in presenza per motivi di sicurezza e il sindaco Roberto Gualtieri, soddisfatto per la misura, intende rimuovere rapidamente i lucchettoni con il supporto del Prefetto e del Questore. La lotta contro questi dispositivi era già iniziata nelle settimane precedenti tra attivisti anti-affitti brevi. L’assessore al Turismo, Alessandro Onorato, ha evidenziato che la rimozione aiuterà a contrastare una pratica che danneggia l’estetica cittadina e compromette la sicurezza. Il primo municipio, dove si concentra la maggior parte dei b&b, ha avviato la rimozione dei lucchetti dai pali e dagli spazi pubblici, con l’intenzione di estendere l’azione ai condomini privati. La misura è stata presa anche per contrastare le falle nella sicurezza: in passato, criminali e latitanti hanno sfruttato l’assenza di controlli nei b&b per nascondersi o compiere reati. Secondo A. Campailla, presidente dell’Associazione “Nonna Roma”, i lucchettoni sono l’espressione più evidente della sottrazione di case all’abitare in favore del turismo. La Repubblica, 3 dicembre 2024.
  • R. Fr., “Affitti brevi, la stretta sulle keybox. Il Viminale vieta i check-in ‘fai da te’”. Una circolare del capo della polizia Pisani alle Prefetture chiarisce l’esigenza che ogni struttura ricettiva (compresi i privati che operano il cosiddetto “scambio casa” alla pari con altri privati) sono tenuti, per stringenti esigenze di sicurezza, a procedere al controllo dei documenti degli ospiti de visu, al momento dell’accesso. Un cambio di passo importante che, come sottolinea il ministro dell’interno Piantedosi, garantirebbe l’effettivo rispetto della normativa vigente. L’Aigab (associazione dei gestori di affitti brevi) concorda solo in parte e avanza controproposte, quali l’utilizzo di tecnologie di riconoscimento biometrico e codici Otp.    Il Corriere della Sera, 3 dicembre 2024.




  • M. de Ghantuz Cubbe, E. Ferrara, “Stretta del Viminale sulle key box. B&b in rivolta: ‘Noi discriminati’”.  A seguito della circolare emessa il 18 novembre dal capo della polizia Vittorio Pisani contenente l’indicazione alle Prefetture e Questure italiane di vietare l’accesso agli alloggi senza identificazione fisica degli ospiti, l’AIGAB (Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi) si oppone alla decisione, sostenendo che molte strutture utilizzano sistemi avanzati di riconoscimento biometrico e codici OTP, equiparabili allo SPID. Tuttavia, il Ministero ribadisce che l’identificazione da remoto non è conforme alla normativa sulla sicurezza: il ministro Matteo Piantedosi ha sottolineato la necessità di superare il modello delle key box e rafforzare i controlli ottenendo il sostegno di diversi sindaci. Parallelamente si sono registrate proteste contro le key box in numerose città italiane (Firenze, Roma, Venezia, Napoli, Milano) dove comitati e attivisti hanno assunto le keybox come simbolo dell’iperturismo sabotandole con adesivi e tenaglie, mentre le amministrazioni locali valutano le modalità operative per vietarli. il sindaco di Roma Gualtieri consulterà il prefetto e e il questore per studiare gli interventi più adatti a rimuovere rapidamente questi sistemi, mentre la sindaca di Firenze Funari annuncia un regolamento ad hoc che ne vieti l’utilizzo almeno nel sito Unesco della sua città. La Repubblica, 3 dicembre 2024.
  • E. Capelli (Bologna), “B&b, allarme per la sicurezza i sindaci chiedono più poteri” Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nuovo presidente dell’Anci, ha sottolineato l’urgenza di regolamentare gli affitti brevi turistici per garantire sia la disponibilità di case per studenti e lavoratori sia maggiori controlli sulla sicurezza. Per questo, dichiara: “Lavoreremo per portare al governo le proposte per una governance del fenomeno degli affitti brevi turistici che consenta di dar risposte. C’è un tema di regolarità autorizzativa di queste strutture di accoglienza e di verifica attenta delle condizioni di sicurezza (…) Ci sono due tipi di problemi, è necessaria una regolamentazione che consenta di contingentare la destinazione a casa vacanza o b&b in alcune zone della città – spiega Manfredi – per evitare fenomeni di concentrazione che diventano insostenibili, poi sulla sicurezza è necessario che ci sia un sistema organizzativo di verifica più ampio ed efficace perché è un sistema vasto da controllare”. Il dibattito si è intensificato dopo la tragica morte di Emanuela Chirilli, con molte città italiane che chiedono nuove norme per evitare la concentrazione eccessiva di strutture ricettive e migliorare i controlli. Gli assessori alla casa di diverse città, tra cui Roma, Milano, Napoli e Torino, organizzeranno un sit-in a Roma il 12 dicembre per presentare proposte, inclusa una legge nazionale per regolamentare le piattaforme turistiche. L’attuale normativa, che prevede l’obbligo del Codice Identificativo Nazionale (CIN) dal 2025, viene ritenuta insufficiente. L’Anci e i Comuni chiedono quindi strumenti più efficaci per gestire il fenomeno. La Repubblica, 1 dicembre 2024.
  • d.d.p. e f.o. “L’inchiesta. Tragedia di Napoli, in arrivo i primi avvisi” Una ragazza di 27 anni, Emanuela Chirilli, è morta in un incendio scoppiato all’alba di venerdì in una casa vacanze nel centro di Napoli. Il fratello, sconvolto, chiede chiarezza sulla tragedia. Le indagini, condotte da vigili del fuoco e polizia sotto la supervisione della procura, ipotizzano omicidio colposo e incendio colposo. La struttura era in regola, ma si sospetta che il rogo sia stato causato da un corto circuito, forse legato a una piccola sauna in camera. A breve potrebbero essere emessi i primi avvisi di garanzia. La Repubblica, 1 dicembre 2024
  • E. Ferrara, “Funaro. vigili non bastano: staniamo gli abusivi con l’intelligenza artificiale” Sara Funaro, sindaca di Firenze e nuova responsabile nazionale per le politiche abitative dell’Anci, intervistata, descrive la battaglia che ha ingaggiato per bloccare nuove locazioni turistiche nel centro storico fiorentino – dove ce ne sono già oltre 10mila – e contro keybox e pulsantiere che imbrattano i palazzi storici. Gli agenti della polizia municipale di Firenze stanno intensificando i controlli: “Da un lato lavoriamo sui controlli sul campo: abbiamo fatto un gruppo di lavoro per incrociare banche dati, segnalazioni, pagamenti e poi ci sono i controlli dei vigili. Dall’altra stiamo sviluppando sistemi avanzati di verifica del territorio tramite l’intelligenza artificiale, nel rispetto della privacy (…) A Firenze mappiamo la città tramite un’auto che fotografa e riporta tutto, geolocalizziamo e costruiamo modelli che possono agevolare anche le verifiche”. Ma al Governo la sindaca chiede una normativa che permetta ai sindaci di stabilire limiti sugli affitti brevi. Di normare quanti ce ne devono essere e dove. I numeri sono esplosivi e il problema della casa è enorme per le famiglie e per chi studia. “C’è un tema estetico su cui interverremo con regolamento comunale. Ma anche di sicurezza (…) Oggi abbiamo alloggi dove le persone entrano con un codice, senza che nessuno le identifichi. Questo pone un tema di sicurezza che mi pare che sia all’attenzione di tutti. Su questo stiamo lavorando con la prefetta”. La Repubblica, 1 dicembre 2024
  • V. Giannoli, “Fuorilegge un alloggio su tre. La giungla degli affitti brevi”. L’articolo analizza la situazione degli affitti brevi in ​​Italia, evidenziando la gamma di irregolarità che non di rado  li caratterizza. Più di un alloggio su tre è fuorilegge per una varietà di motivi e al momento ancora sprovvisto del Codice Identificativo Nazionale (CIN), che sarà obbligatorio dal 1° gennaio 2025. Secondo l’AIGAB (Associazione Italiana dei Gestori di Affitti Brevi) il numero degli alloggi in affitto per turisti è di circa 640.000 unità, mentre Ministero del Turismo nella Banca Dati Strutture Ricettive ne censisce 543.158, di cui 194.378 (35,8%) non ha ancora richiesto o ottenuto il CIN. Il decreto che entrerà in vigore tra un mese imporrà, oltre all’obbligo del CIN, anche la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) e l’installazione di dispositivi di sicurezza minimi, come estintori, rilevatori di gas e monossido di carbonio, allarmi antincendio e planimetrie di emergenza. Le sanzioni per i trasgressori andranno dagli 800 agli 8.000 euro per la mancata registrazione del CIN, dai 500 ai 5.000 euro per la mancata esposizione e dai 600 ai 6.000 euro per carenze nelle dotazioni di sicurezza. Infine, l’articolo sottolinea come i controlli siano spesso insufficienti: a Roma, su 34.000 affitti turistici, la polizia locale ha controllato da febbraio a novembre 3.000 strutture, scoprendone 200 completamente abusive e multando più di 1.000 proprietari. La Repubblica, 30 novembre 2024.
  • M. De Ghantuz Cubbe, “Luna park Colosseo. Su Airbnb sponsor scoppia la polemica”.   Dopo l’annuncio scoppia la polemica. Airbnb e il Parco Archeologico del Colosseo hanno stretto un accordo secondo cui la piattaforma di affitti brevi finanzierà la struttura romana ricevendo in cambio una pubblicità clamorosa. All’insegna dello slogan: “this is our roman empire” (questo è il nostro impero romano) Airbnb sorteggerà sedici fra i suoi clienti che, previo meticoloso addestramento, potranno sentirsi gladiatori per una notte in un Colosseo interamente dedicato alla realizzazione di questa esperienza. Insorge il neoassessore romano alla cultura Smeriglio, ed insorge anche il segretario del Partito democratico romano Foschi. In convinta difesa dell’operazione intervengono il presidente della Commissione cultura della Camera Federico Mollicone (FdI) e Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico. Assolutamente contrarie all’intervento sono numerose associazioni dei cittadini romani, del Centro storico e non, che lo hanno stigmatizzato con argomentato comunicato stampa: “l’offesa alla dignità del più importante monumento di Roma e della città tutta” evidenziando anche come proprio Airbnb sia “uno dei soggetti più impegnati nella deleteria estensione degli affitti brevi, causa della desertificazione di interi quartieri divorati dall’iperturismo e dalla drastica riduzione di alloggi”. La Repubblica, 15 novembre 2024
  • C. Voltattorni, “La protesta contro gli affitti brevi”. Dopo una rassegna delle varie forme di protesta contro le key box, divenute simbolo degli affitti brevi e dell’iperturismo, divampate a Firenze, Roma, Bologna, Milano, Napoli (cerotti, adesivi, slogan e cappelli di Robin Hood), l’articolo prosegue segnalando l’imminente divieto al riguardo di Firenze in area Unesco. È l’occasione per fornire alcune cifre sul fenomeno degli affitti brevi, sapendo così che fra quelli registrati dall’Aigab/Associazione italiana gestori affitti brevi (640mila, pari a 2,5 milioni di posti letto) e quelli risultatanti al ministero del Turismo (559-450mila) ballano dalle 100 alle 200mila unità di attività non registrate. Inoltre la rendita media per ciascun appartamento risultante all’Aigab di 17mila euro l’anno. L’articolo si conclude accennando alle richieste di regolamentazione del fenomeno avanzate da varie parti (albergatori compresi) e alle prossime iniziative locali (Firenze, Venezia e Roma) alle viste in tal senso. Il Corriere della Sera, 13 novembre 2024.
  • C. Mozzetti, “Maxi rapine nei negozi, faro sulle stanze dei B&b”. Dopo il furto per un valore di 140mila euro in borse e accessori nella maison Valentino avvenuto nei giorni precedenti, le indagini seguono diverse piste fra cui quella degli ospiti nei B&b del palazzo. Si ricapitola quindi la serie di furti avvenuta negli ultimi mesi a Roma da parte di bande di ladri che hanno utilizzato come base alloggi in affitto breve contigui alle realtà prese di mira. Il Messaggero, 11 novembre 2024
  • E. Pretto, “Il piano regolatore blocca i B&B. ‘Stop alle varianti’”. L’articolo fornisce una ricapitolazione di alcuni aspetti salienti della modica delle NTA (Note Tecniche di Attuazione) del piano regolatore, la cui discussione conclusiva è alle porte. Per quanto riguarda gli affitti brevi, all’interno della macrocategoria “residenziale” verrà introdotta una sottocategoria (“residenziale-ricettiva”, n.d.r.) in cui verranno fatte ricadere tutte le tipologie di affitto breve a scopo turistico previste dal regolamento regionale, e sulla cui base opererà un regolamento capitolino sugli affitti brevi, collegato alla modifica delle NTA, che introdurrà nuovi limiti di saturazione territoriale per gli affitti brevi.  Numerose ovviamente saranno le modifiche previste sia per il centro che per le aree più periferiche della città, che vengono riportate a grandi linee nell’articolo. La Repubblica, 9 novembre 2024
  • S. Giuffrida, “I b&b danneggiano anche gli edili. ‘Ristrutturazioni diminuite del 18%’”. La Federlazio, nel suo dossier presentato alla presenza, fra gli altri, dell’assessore all’urbanistica Veloccia, denuncia il calo delle ristrutturazioni: negli appartamenti privati (-18%), negli immobili industriali (-15%) e nei locali commerciali (-9%).  Un campanello d’allarme che, nel quadro di un settore economico in salute, viene fatto suonare soprattutto in rapporto alla corsa verso le case vacanza in vista del Giubileo. Per questo, in relazione al caro affitti e allo spopolamento del centro storico, il presidente della Camera di Commercio Tagliavanti  propone l’apertura di un tavolo fra Enti pubblici fondazioni proprietarie per ipotizzare la concessione di una quota dei loro immobili in affitto a prezzi agevolati a determinate fasce di popolazione, quali, in primis, le giovani coppie con figli. La Repubblica, 6 novembre 2024
  • v. lup., “I lucchettoni dei B&B alle finestre di scuola. ‘Urgente intervenire’”. La segnalazione di lucchettoni agganciati alle grate di un edificio scolastico nel Rione Esquilino richiama l’intervento di due rappresentanti del 1 Municipio, fra cui l’assessore Marin che ne stabilisce la rimozione, promette interventi analoghi (“ogni volta che vedremo i lucchettoni attaccati ad arredi ad edifici del Comune o pubblici, come le scuole”) e chiede al prefetto “di mettere mano sulla questione”. La Repubblica, 4 novembre 2024
  • A. Arzilli, “Il Campidoglio frena i b&b”. Il Campidoglio, in attesa di un intervento risolutivo del Governo, si attiva e utilizza gli strumenti già disponibili per avviare la ‘controffensiva all’iperturismo’ su scala romana.  È al via il nuovo Regolamento comunale che potrà essere attuato a partire dal presupposto della modifica delle NTA (Norme Tecniche d’Attuazione) del Piano regolatore di prossima approvazione, che introdurrà, all’interno della categoria “residenziale”, una nuova sottocategoria ad hoc. In questa ricadranno le strutture ricettive extralberghiere, che potranno così essere regolamentate.  Unitamente alla modifica delle NTA il consigliere Yuri Trombetti presenterà un OdG che impegnerà la Giunta a recepire entro quattro mesi il regolamento sugli affitti brevi, che a sua volta si baserà sui principi della legge della Regione Lazio, riferiti da Trombetti nell’articolo, di: ‘necessità, proporzionalità e non discriminazione’. Il regolamento sarà imperniato quindi sulla rilevazione di ‘indici di saturazione’ nelle diverse zone della città, basati sul rapporto fra il numero di locazioni destinate al turismo e quelle utilizzate a fini residenziali, e su diversi altri meccanismi che dovranno essere individuati per poter riportare gradualmente sotto controllo una situazione divenuta ormai insostenibile per l’intera città. Il Corriere della Sera, 2 novembre 2024.
  • R. Frignani, “Hotel, pensioni, affittacamere: i controlli ne fanno scoprire mille fuorilegge”. Le infrazioni vanno da quelle strutturali (affittacamere uniti; negozi e garage trasformati in case per vacanze) a quelle dovute all’infrazione delle specifiche norme sugli affitti brevi. Il Corriere della Sera, 2 novembre 2024.
  • F. Rossi, “Gualtieri sul boom dei BnB. ‘Dare più poteri ai sindaci’”. Il sindaco Gualtieri ribadisce la richiesta al Governo di dare maggiori poteri ai sindaci per la regolamentazione degli affitti brevi. Roma dovrebbe essere messa in grado di bilanciare le esigenze dell’accoglienza con quelle della cittadinanza residente, oggi sopraffatta dall’eccesso di turismo non più soltanto nel centro storico, ma a parere del sindaco Roma non può far altro che continuare a rivolgere al Governo la richiesta di regolamentare un settore in abnorme crescita e totalmente fuori controllo. Al margine si segnala anche l’impegno della  Giunta a migliorare, attraverso la promozione di mete diversificate e l’uso elle nuove tecnologie, la gestione dei flussi turistici in arrivo. Il Messaggero, 1 novembre 2024.
  • G. Scarpa, “Affitti d’oro e case trasformate in b&b così aumenta il pendolarismo”. I dati dell’ultimo dossier del Campidoglio (sulla popolazione residente, ndr) basato su dati Istat registrano un incremento imponente del pendolarismo, cresciuto del 4.8% fra il 2022 e il 2023 (da 340.903 a 357.211 unità).  Alle tradizionali cause dell’esodo (i disagi del vivere in città, come Roma, sovraffollate e afflitte da numerose criticità in termini di ambiente, servizi e trasporti), si è ora aggiunta un’esasperazione del caro affitti riconducibile all’esplosione degli affitti brevi. Sotto il profilo professionale a lasciare maggiormente la città sono gli operai e – più in generale – i lavoratori con basse qualifiche e retribuzioni modeste che, fuori dal perimetro romano, riescono ancora trovare appartamenti in affitto a costi accessibili. A completare l’articolo tre storie reali: ‘la coppia’, ‘l’impiegata’, ‘l’imprenditore’. La Repubblica, 28 ottobre 2024.
  • M. De Ghantuz Cubbe e V. Giannoli, “Dai lucchetti tagliati al sabotaggio dei cartelli. I nuovi ribelli del bnb”. Nella scia delle Canarie, di Berlino e di Barcellona anche in Italia divampa la protesta simbolica e “forte” contro gli affitti brevi. A Roma sono tornati quelli di “Robin Hood e la sua banda” a tagliare lucchettoni e a firmarsi con il simbolico cappello e messaggi di critica al “Giubileo dei ricchi”. E ancora a Roma, dopo gli adesivi anonimi che segnalano le case per turisti e qualche scritta “tourist go home”, gli attivisti del ‘Social forum per l’abitare’ hanno fatto una pacifica irruzione nella sede di Booking con megafoni, cartelli e slogan efficaci come “Il vostro bnb è il nostro sfratto”. Le cifre sono note: 31.800 appartamenti in offerta turistica, senza contare gli abusivi, segnalano un raddoppio delle locazioni brevi rispetto alle 16.800 di tre anni fa. E sempre più il fenomeno dilaga verso le periferie, comportando lo sfratto dei residenti, studenti compresi. Si annuncia un corteo cittadino e la crescita di una rete nazionale per il diritto alla casa.  La Repubblica, 27 ottobre 2024.
  • M. E. Fiaschetti, L. Garrone, “’Canoni aumentati del 35%. E si affitta soltanto ai turisti”. Il primo dato sta già nell’occhiello: “In centro disponibili oltre ottomila case vacanza e appena 1.300 per i residenti. Boom fra luglio e settembre”. Ma non finisce qui. I canoni di locazione sono cresciuti in tutta la città di oltre un terzo. Interi quartieri, ormai ben oltre il solo Centro storico, rischiano di finire spopolati fino alla desertificazione di residenti.  Per protestare contro tutto questo un gruppo di attivisti (Nonna Roma, Circolo Arci Sparwasser, Csa Brancaleone, Spintime) hanno fatto irruzione – cartelli in mano – nella sede romana di Booking. Ma non è stata solo questa l’unica protesta eclatante a Roma. Pochi giorni prima c’era stato il blitz degli anonimi Robin Hood che avevano sabotato simbolicamente alcune key-box in un’area di particolare concentrazione. Perché se il raddoppio delle strutture extralberghiere (che negli ultimi due mesi risultano aumentate di quasi 1.500 unità) conferma la forte concentrazione nel 1 Municipio, si rilevano ormai picchi nel XII, nel VII e nel II, determinando situazioni ormai esplosive anche in quartieri semiperiferici come S. Lorenzo, Pigneto, Centocelle, Ostiense, Aurelio.  In relazione a tutto questo il Comune sembra disposto (a partire dalla modifica, ormai prossima, delle norme tecniche d’attuazione del Piano regolatore) a elaborare soluzioni che arginino il fenomeno anche in assenza di una legge nazionale che gli conferisca maggiori poteri. Il Corriere della Sera, 27 ottobre 2024.
  • Redazione, “La protesta. Forum dell’abitare, sit-in davanti alla sede di Booking: il tuo b&b è il nostro sfratto” Gli attivisti del Forum dell’abitare (Nonna Roma, Circolo Arci Sparwasser, Csa Brancaleone, Spintime) hanno vistosamente manifestato con cartelli davanti alla sede di Booking, una fra le più importanti piattaforme online di affitti brevi, per “denunciare la proliferazione del fenomeno degli affitti brevi, del caro affitti e dell’overtourism che a Roma registra un’incredibile accelerazione senza precedenti anche in virtù dell’approssimarsi del Giubileo”. Il Corriere della Sera, 27 ottobre 2024.
  • M.E.F., “L’intervista. Italia e Grecia unici Stati che non hanno posto limiti”. Intervistato, il Prof. Celata, docente di geografia economica alla Sapienza di Roma, definisce la trasformazione del tessuto abitativo prodotto dall’iperturismo uno tsunami demografico, illustra i dati in crescita degli affitti brevi romani che nella sola piattaforma Airbnb hanno raggiunto le 40.000 unità, con una diffusione ormai dilagata in maniera imponente in quartieri della semiperiferia come il Pigneto. Si toccano anche i temi  della trasformazione del mercato immobiliare, drammaticamente compresso fra la rarefazione di immobili reperibili in affitto, soprattutto se a prezzi accessibili, e crescita dell’inflazione, che rende sempre più proibitivo per molti l’acquisto di una casa. Il Corriere della Sera, 27 ottobre 2024.
  • F. M. Magliaro, “Lo sfregio dei ‘lucchettoni’ favorito dal vuoto normativo”. Dopo che ignoti hanno rimosso a un centinaio di metri dal Circo Massimo alcuni portachiavi (i cosiddetti ‘lucchettoni’) collocati su strada per i check-in automatici negli appartamenti locati in affitto breve, una fonte del Campidoglio – ascoltata dal giornalista – sostiene che non esistano norme atte a contrastare questa pratica, sebbene riconosciuta come lesiva della sicurezza dei cittadini e del decoro urbano. Secondo la fonte del Comune intervistata in anonimo: “Il buco nelle norme è che, di fatto, se questi ‘lucchettoni’ sono collocati in aree private non c’è modo per il pubblico – vigili urbani, decoro, polizia o carabinieri – di intervenire dentro un condominio, sopra un portone (…)”. Il medesimo soggetto sottolinea anzi come: “al massimo, potrebbe essere il condominio a deliberare contro questo strumento obbligando, quindi, i proprietari dei b&b a rimuoverli. Ma è un’impresa che rischia di finire frequentemente in tribunale fra le numerose liti condominiali”. Il Messaggero, 25 ottobre 2024. NON LA PENSIAMO COSI’. PER UN NOSTRO DIVERSO PARERE CIRCA L’ESISTENZA DELLA NORMA E LA POSSIBILITA’ D’INTERVENTO CLICCA: https://riabitiamoroma.it/wp-content/uploads/2024/10/GRoRAB-Comunicato-stampa-lucchettoni-241025.pdf

  • G. Roselli, “Overtourism. Più che i turisti è la politica scarsa e senza idee. Un po’ di dati”. “L’articolo ricostruisce la situazione di pericolo cui Roma è esposta come in una sorta di rischio Venezia riportando molti dei dati da ‘codice rosso’ presentati nel corso dell’incontro Stati Generali del 17 ottobre. Dati che parlano di grave spopolamento, di prezzi delle case alle stelle ormai ovunque a Roma, di invasione turistica sotto molti profili (affitti brevi, bus turistici, insufficienza del trasporto pubblico, dehors, navi da crociera, mercificazione dei luoghi architettonici e storici) per i quali le associazioni autoconvocate per promuovere l’iniziativa lanciano ‘un grido l’allarme’ e chiedono risposte e soluzioni all’amministrazione capitolina. Il GRoRAB è citato in testa al pezzo, così come di seguito lo sono tutte le altre associazioni organizzatrici intervenute. Il Foglio, 24 ottobre 2024
  • L. Garrone, “Sul web 35mila affitti brevi. La capitale invasa dai turisti”. Dopo i drammatici dati sullo spopolamento e quelli sulla crescita abnorme degli affitti brevi che ormai dilagano anche in aree semiperiferiche come Pigneto o Centocelle a prezzi inauditi, l’articolo rappresenta i numerosi interventi della convention ‘Stati Generali contro l’Iperturismo’ (Roma, 17 ottobre). Fra questi quello del GRoRAB, nell’ambito di un ampio spettro di temi che hanno spaziato sui vari fenomeni che contribuiscono alla turistificazione:  questione abitativa, bus turistici, dehors e occupazione di suolo pubblico, navi da crociera, fino ai molteplici processi di snaturamento e privatizzazione della città in funzione turistica. Il Corriere della Sera, 20 ottobre 2024
  • S. Giuffrida, “Pullman e b&b, il turismo va arginato”. A 67 giorni dal Giubileo e con oltre 30 milioni di turisti attesi nel 2025 si racconta l’allarme lanciato, in un incontro definito ‘fiume’, dagli Stati Generali contro l’Iperturismo che si sono svolti il 17 ottobre a Roma. Tutte le associazioni vengono menzionate riportando le motivazioni, le analisi dei fenomeni e le richieste di ciascuna su ogni specifico aspetto che, complessivamente, dà corpo al cosiddetto iperturismo. Del GRoRAB, per quanto riguarda la gestione del fenomeno degli affitti brevi, viene riportata la richiesta di “dare nuove autorizzazioni solo se sostenibili con il quartiere e le sue caratteristiche”.  La Repubblica, 18 ottobre 2024
  • F. Rossi, “La locomotiva di Roma traina il turismo italiano”. Secondo i dati Fipe-Confcommercio le regioni che durante i mesi estivi hanno superato la media nazionale degli arrivi turistici sono il Lazio (+25,3%), La Lombardia (+16,8) seguite da Sicilia e Campania e Valle d’Aosta. Un incremento non dovuto al turismo interno, che è calato dello 0,8% a causa della “ridotta capacità di spesa degli italiani”. I maggiori paesi europei di provenienza sono Germania, Gran Bretagna e Nord Europa mentre i maggiori flussi turistici dagli altri continenti europei sono Stati Uniti ed Estremo Oriente. Altri dati rilevati nel Rapporto sono l’aumento della durata dei pernottamenti e la crescita della spesa. Intervistato, l’assessore capitolino al turismo Onorato illustra come il nuovo “modello turistico” di Roma sia orientato a valorizzare itinerari alternativi di Roma (Ostia antica, il litorale) utilizzando per questo anche le ore di attesa durante gli scali aereoportuali. Il Messaggero, 14 ottobre 2024.
  • F. Savelli, “Strutture non a norma e licenze irregolari. Multato un b&b su tre”. In vista del Giubileo la task force della Polizia locale diretta dal Comandante de Sclavis ha intensificato i controlli. Sui 3.000 controlli eseguiti sono stati multati 1.100 titolari di strutture irregolari, mentre le strutture completamente abusive sono risultate essere 200. Le finalità dei controlli, precisano dal Comando di Polizia, sono: “la tutela del turismo e il contrasto dei fenomeni di evasione del contributo di soggiorno”. Oltre alle difformità dei titoli autorizzativi, fra le violazioni più frequenti spicca l’aumento della capacità ricettiva o le infrazioni in materia di sicurezza. A primo posto per numero di multe si trova il I Municipio, dove il fenomeno degli affitti brevi è più concentrato; seguono i quartieri lungo le direttrici della metropolitana, ma anche il quartiere Parioli e l’Aurelio. I controlli aumenteranno anche in zone come Testaccio e Pigneto, dove il fenomeno degli affitti ad uso turistico è in espansione. Ottimista l’assessore capitolino al Turismo Onorato, secondo cui l’abusivismo sarebbe in netto calo. Secondo la sua stima sulle 10.000 unità controllate dal mese di febbraio ad oggi (per un totale di 11.000 controlli complessivamente svolti) gli abusivi sarebbero poco più di 2.000. Di notevole aiuto anche il protocollo firmato con Airbnb per l’incrocio delle strutture per la verifica di regolarità a cui l’assessore di augura aderiscano anche le altre principali piattaforme. Il Messaggero, 13 ottobre 2024.
  • Fla. Sav., “Tra sanzioni e lotta all’evasione il Comune recupera tre milioni”. Il Comune di Roma ha recuperato 1 milione e 500.000 euro dalle multe e dalle sanzioni su abusivi e irregolari del settore extralberghiero e quasi altrettanto (1 milione e 300.000 euro) dal recupero dell’evasione della tassa di soggiorno, per un totale di quasi 3 milioni di euro. Gli accertamenti seguono diverse metodologie: interviste ai turisti nelle stazioni ferroviarie d’arrivo in città su quella che sarà la struttura ospitante e successivi accertamenti sulle condizioni di regolarità; controllo sui lucchetti per verificare la corrispondenza fra ospiti presenti e ospiti registrati; controlli incrociati sulle piattaforme e le banche dati. Da ultimo (sic! ndr) le segnalazioni dei residenti che verranno verificate, secondo le dichiarazioni del Comando: “in tempi brevi”. Il Messaggero, 13 ottobre 2024.

  • F. M. Magliaro, “Hotel, affitti brevi e case vacanza. I 225mila posti letto nella Capitale”. Con il Giubileo i turisti attesi a Roma sono 35 i milioni, vale a dire 12 milioni in più della media di quelli venuti negli ultimi anni, e ci saranno picchi di presenze per alcuni Giubilei specifici (Ammalati, Adolescenti, Disabili, Giovani). Molti dei turisti in arrivo soggiorneranno nelle strutture religiose, che però da sole non basteranno. Secondo il Campidoglio i posti letto disponibili (quelli dichiarati) sono 225.535, di cui 106.092 nelle strutture alberghiere e 119.443 in quelle extralberghiere. Nell’ambito delle strutture extralberghiere ben 48.607 unità sono “alloggi ad uso turistico” (la tipologia meno regolata dalla Regione Lazio, che raggiunge poco meno della metà dell’intero settore, ndr). In termini di strutture il totale di quelle censite per l’intera città ammonta a 31.657 unità, di cui 1.123 afferenti al settore alberghiero (pari a un media di 94 posti letto per ciascuna struttura) e 30.534 a quello extralberghiero (pari a 3,9 posti letto per ciascuna struttura extralberghiera).  “Un elemento (conclude l’articolo) che presenta molte problematiche: l’evasione della tassa di soggiorno, che il Campidoglio stima in una forchetta compresa fra i 20 e i 40 milioni di euro; la gestione dei rifiuti, lo spopolamento del centro, la sicurezza del palazzi”. Il Messaggero, 13 ottobre 2024.
  • V. Lupia, “Troppi b&b e pochi servizi ai genitori”. Intervistata, la demografa Cecilia Reynaud docente di Roma Tre, illustra i dati e le cause dell’estrema denatalità che caratterizza il I Municipio. A fine 2023 i bambini da 0 a 11 anni erano il 6,9 dei residenti del Centro, dove per ogni bambino si contano 9,2 anziani. Le cause, secondo la studiosa, vanno oltre quelle comuni al processo di denatalità italiano e romano. Qui pesano più che altrove la carenza dei servizi per i più piccoli, i prezzi lievitati delle case, gli immobili largamente adattati ad alloggi per turisti. Intervistate  la portavoce dell’”Associazione abitanti centro storico” sui meccanismi utilizzati dai proprietari di immobili e affaristi per espellere i residenti in favore del più vantaggioso turismo e l’assessora  a Cultura, Scuola, Sport, Politiche Giovanili del I Municipio G. S. Ghia sull’obiettivo di “dare un nuovo senso ai luoghi del Centro, affinché possa non essere più visto solo come quinta architettonica dei grandi eventi (…)”. La Repubblica, 10 ottobre.
  • v.l., “La preside Piera Guglielmi: Gli alunni non ci sono più ma lottiamo per resistere”. L’intervista testimonia una situazione estrema: l’80% degli alunni dell’Istituto comprensivo Visconti vive in altri Municipi e, nonostante l’enorme lavoro promozionale, alcune scuole non riescono più ad avviare la prima elementare. È il caso del Settembrini dove questo avviene già da due anni. La scuola, secondo le parole della preside, rappresenta “la Resistenza contro l’invasione dei turisti (…) lavoriamo per non permettere ché il centro di questa città diventi solo un luogo di passaggio per turisti”. La Repubblica, 10 ottobre.

  • v.l., “Chiara Testa. Troppe case vacanza ma non mi trasferirei mai”. Intervistata, questa residente di 43 anni e madre di un bambino di 11 dichiara che dal Centro non se ne andrebbe mai.  Vicinza dei luoghi e sicurezza sono i fattori positivi individuati come fondamentali, aiutati dalla capacità dei presidi di organizzare un livello adeguato di servizi attraverso il sistema scolastico. Il peggiore il dilagare degli affitti brevi: case vacanza e b&b”. Ma anche traffico e cantieri fanno la loro parte. La Repubblica, 10 ottobre.

  • F.M. Magliaro, “Oltre trenta milioni di pellegrini in arrivo a Roma per l’Anno Santo”. Oltre 30 milioni di pellegrini arriveranno a Roma per l’Anno Santo 2025, generando un giro d’affari stimato tra 4 e 4,5 miliardi di euro. I flussi si concentreranno nei periodi delle principali celebrazioni religiose: il 3 febbraio, dal 25 al 31 maggio, dal 5 al 25 ottobre e il 30 novembre. La spesa media per pellegrino è stimata tra i 40 e i 50 euro al giorno, includendo vitto, alloggio e trasporti. Il settore della ristorazione prevede circa 1 miliardo di euro di entrate aggiuntive (+12-14%). Il comparto alberghiero ed extralberghiero dovrà gestire un aumento considerevole della domanda: Roma conta attualmente 31.757 strutture ricettive, di cui solo 1.223 (3,9%) sono alberghi, mentre il resto sono B&B, affittacamere e case vacanza. Gli investimenti infrastrutturali includono il rifacimento di piazza Pia (70 milioni di euro), la riqualificazione di piazza Risorgimento, il sottopasso di via Tommaso Campanella e il restauro di ponte dell’Industria. Si stima inoltre una crescita dell’occupazione turistica, con un impatto significativo sulle attività commerciali. Tuttavia, il Comune segnala problemi legati agli affitti brevi fuori dai circuiti regolari, che sfuggono alla tassazione e ai controlli. L’assessore al Turismo, Alessandro Onorato, chiede un intervento del governo per contrastare le strutture abusive. Nonostante le difficoltà, Roma prevede un anno record per il turismo, con flussi superiori ai livelli pre-pandemia. Il Messaggero, 30 settembre 2024
  • F. Bisozzi, “Proroga sugli affitti brevi, sanzioni solo da gennaio. La mossa per il Giubileo”. Le sanzioni per gli affitti brevi senza Codice Identificativo Nazionale (CIN) slittano al 2025. Da gennaio, chi ne sarà privo rischierà multe fino a 8.000 euro. Oggi, due case su tre sulle piattaforme non hanno ancora il “bollino blu”. L’obiettivo è regolamentare il settore per contrastare l’evasione fiscale e garantire maggiore trasparenza, soprattutto in vista del Giubileo. Nel Lazio risultano 34.000 strutture registrate, ma solo 14.500 hanno ottenuto la certificazione. Il mercato degli affitti brevi in Italia ha un valore di circa 11 miliardi di euro. Il Messaggero, 30 settembre 2024
  • M.E. Fiaschetti, “Tassa di soggiorno meno cara per i turisti che alloggiano in periferia”. L’assessore Onorato propone di modulare la tassa di soggiorno in base alla zona di pernottamento per gestire meglio il turismo di massa a Roma. Critica l’inefficacia del Codice Identificativo Nazionale e chiede uno stop temporaneo all’apertura di nuove strutture nel centro storico per preservare i rioni. Con il Giubileo 2025 in arrivo, avverte del rischio di un sovraffollamento senza una strategia adeguata e sollecita controlli più efficaci sulle locazioni turistiche. Corriere della Sera, 16 settembre 2024
  • M.E. Fiaschetti, “La stima del Campidoglio: irregolari 2mila strutture”, La crescita di B&B e case vacanza a Roma ha raddoppiato in tre anni, aumentando anche le irregolarità. Il Comune ha intensificato i controlli, ma restano migliaia di strutture prive di abitabilità e sicurezza. I residenti denunciano il degrado del centro storico e chiedono più verifiche sulle autorizzazioni. Recentemente, vicino Termini, un’attività è stata chiusa per 15 giorni per violazioni nella registrazione degli ospiti. Corriere della Sera, 16 settembre 2024
  • V. Lupia, “Via Cavour, il palazzo dell’800 ristrutturato come mega b&b”. Un palazzo dell’800 in Via Cavour, a pochi passi dal Colosseo, è stato trasformato in un grande B&B di lusso, rappresentando un ulteriore segnale della crescente conversione degli edifici storici in strutture per affitti turistici. L’assessore al Turismo di Roma, Alessandro Onorato, chiede al governo di dare ai Comuni il potere di limitare l’apertura indiscriminata di queste attività, per evitare la perdita di residenzialità nel centro storico. Viviana Di Capua, dell’Associazione Abitanti Centro Storico, denuncia il rischio di distruzione dell’identità di Roma, con i turisti che trovano sempre meno autenticità e più negozi di souvenir. Dario Pileri, di Pro.Loc.Tur, sottolinea come la pressione economica sugli affitti stia spingendo gli anziani e le famiglie a lasciare il centro, a vantaggio di investitori che affittano a breve termine. Il fenomeno, già in forte crescita, potrebbe aggravarsi con il Giubileo del 2025, rendendo urgente una regolamentazione nazionale per preservare il tessuto sociale della città. La Repubblica, 13 settembre 2024
  • F. Rossi, “Turismo record Capitale è la più ambita d’Europa”. Roma registra un record di turismo nel 2024, affermandosi come la meta più ambita in Europa, con un aumento del 5% delle presenze rispetto all’anno precedente. La crescita è trainata da eventi di rilievo e dall’afflusso di visitatori statunitensi. Durante la settimana di Ferragosto, la città ha accolto 611mila visitatori, raggiungendo 1,6 milioni di presenze, mentre la permanenza media dei turisti è salita a quattro giorni, quasi il doppio rispetto al passato. Il turismo, settore chiave per l’economia della Capitale, è in piena ripresa dopo la crisi pandemica, con un incremento del 45,2% nei flussi rispetto agli anni precedenti. La crescita è supportata anche dai progetti di riqualificazione urbana legati al PNRR e al Giubileo del 2025. Tuttavia, si sottolinea la necessità di una gestione sostenibile del settore per evitare sovraffollamento e speculazione sugli alloggi. L’assessore Onorato evidenzia l’importanza di una strategia mirata per consolidare questi risultati e rendere il turismo un volano stabile per la città. Il Messaggero, 12 settembre 2024
  • D. Verucci, “Case ai turisti e non agli studenti” L’articolo evidenzia la protesta degli studenti universitari contro il caro affitti a Roma, svoltasi davanti alla sede di Disco Lazio. I manifestanti denunciano il costo elevato delle stanze in affitto (circa 800 euro al mese) e la mancanza di alloggi accessibili per studenti, mentre molte case vengono destinate ai turisti. Sottolineano che il diritto allo studio è compromesso dall’impossibilità di trovare un’abitazione a prezzi sostenibili. Si evidenzia inoltre il problema dell’aumento costante degli affitti, con prezzi raddoppiati in alcune zone, e la diffusione dei contratti in nero, che rendono ancora più difficile per gli studenti ottenere garanzie e tutela. La protesta richiama anche l’attenzione sulle speculazioni immobiliari e l’uso di affitti brevi turistici nei quartieri più costosi come Parioli, Flaminio e Testaccio, che sottraggono ulteriormente case agli studenti. Il Tempo,10 settembre 2024
  • Redazione Roma, “Troppi b&b a Roma, l’assessore Onorato al governo: ‘Vanno bloccati, Meloni ci ascolti'” I residenti del centro storico di Roma protestano contro l’anarchia dei bed & breakfast, il cui numero è quasi raddoppiato dal 2018, passando da 17.000 a 30.000. Denunciano la mancanza di controlli sulle autorizzazioni, con molte strutture che non dichiarano le presenze o operano come alberghi senza rispettare le regole. Questo fenomeno, oltre a rappresentare un problema di sicurezza, sta svuotando il centro della sua identità storica e favorisce la scomparsa dei residenti e delle attività tradizionali. L’Associazione Abitanti Centro Storico Roma teme che con l’arrivo del Giubileo la situazione possa peggiorare e chiede un blocco delle nuove aperture. L’assessore al Turismo, Alessandro Onorato, sottolinea che i comuni non hanno il potere di limitare i b&b e sollecita il governo a intervenire con una legge nazionale. Propone una moratoria di 2-3 anni per tutelare la residenzialità e l’artigianato locale, denunciando che le misure attuali, come il CIN (Codice Identificativo Nazionale), non siano sufficienti a contrastare il fenomeno degli affitti abusivi. La Repubblica, 9 settembre 2024
  • G. De Monte, ” Affitti brevi e prezzi altissimi. Abitare a Roma è impossibile”. A Roma, il quartiere Pigneto è diventato un simbolo dell’emergenza abitativa, con affitti sempre più alti e condizioni abitative spesso fatiscenti. Studenti e lavoratori, anche con contratti stabili, faticano a trovare un alloggio accessibile, mentre i proprietari preferiscono affittare ai turisti per maggiori guadagni. La campagna “Cara Casa”, promossa da Nonna Roma e Arci Sparwasser, ha evidenziato che oltre il 40% degli intervistati cerca una sistemazione da un anno senza successo. Gli sfratti sono in crescita, aggravati dall’inflazione e dal calo dei salari reali. L’emergenza in Italia colpisce milioni di persone, con affitti brevi e gentrificazione che restringono l’offerta abitativa. Anche gli studenti fuorisede sono in difficoltà: il 90% segnala prezzi eccessivi e il 75% alloggi in condizioni inadeguate. Con il Giubileo, la situazione a Roma rischia di peggiorare ulteriormente, con un aumento della domanda e rincari che già sfiorano il 10%. Domani, 3 settembre 2024
  • V. Giannetti, “Studenti contro turisti ‘Noi sfrattati dai b&b'”, L’aumento esponenziale degli affitti brevi ha trasformato il quartiere San Lorenzo (Roma) e molte altre città italiane, rendendo gli alloggi per studenti sempre più costosi e difficili da trovare. Negli ultimi dieci anni, i B&B sono quintuplicati e i prezzi delle stanze sono schizzati alle stelle, con singole che a Milano superano i 500 euro e punte di 750 euro. I proprietari preferiscono affittare ai turisti, guadagnando fino a quattro volte di più rispetto agli affitti a lungo termine. Il PNRR prevede nuovi posti negli studentati pubblici, ma il processo è lento e insufficiente. Intanto, molti studenti sono costretti a trasferirsi in periferia o a rinunciare alla città in cui studiano, mentre il conflitto tra turismo e diritto alla casa diventa sempre più acceso. Seguono interviste a uno studente di Bologna e a due pecari di Roma sfrattati. La Repubblica, 27 agosto 2024
  • F. Pozzi, “Il 10% dei B&B controllati è abusivo o irregolare ‘Non registrano gli ospiti'”, Nell’articolo vengono descritti i controlli effettuati dai carabinieri su strutture di B&B a Roma, rivelando che circa il 10% di queste risultano essere abusive o irregolari. I principali illeciti riscontrati riguardano la mancata registrazione degli ospiti, una violazione delle normative che implica rischi legati alla sicurezza e al mancato rispetto delle leggi fiscali. In particolare, sono stati scoperti casi di strutture completamente illegali, che operano senza le necessarie autorizzazioni. I carabinieri hanno anche identificato una coppia coinvolta in attività criminali legate ad associazioni mafiose, e sono emerse 249 strutture sospette, molte delle quali pubblicizzate su internet. Alcuni B&B sono risultati privi di licenza o sono stati trovati in condizioni che non rispondono ai requisiti legali, con sanzioni che si applicano in caso di illeciti riscontrati. Il Messaggero, 18 agosto 2024
  • G. Carini, “Il record di ferragosto turisti in crescita del 5% il lusso traina il settore”. A Ferragosto Roma ha registrato un nuovo boom turistico con 606.700 arrivi (+5,07% rispetto al 2023) e 1.614.100 presenze (+4,36%). Gli hotel e i residence hanno segnato una crescita del 4%, mentre gli esercizi complementari (campeggi, ostelli, villaggi turistici) hanno visto incrementi ancora maggiori. Il turismo di fascia alta continua a trainare il settore: a maggio-giugno, gli hotel a 4 e 5 stelle hanno registrato un tasso di occupazione del 90,65%, con gli alberghi di lusso che hanno visto un aumento del 5,29% negli arrivi e del 4,50% nelle presenze. Gli statunitensi restano i principali visitatori (215 mila arrivi negli hotel a 5 stelle), seguiti da britannici e tedeschi. L’assessore Onorato attribuisce i risultati agli investimenti nei grandi eventi e alla politica del “sì”, che ha portato la permanenza media dei turisti a quattro giorni. Per garantire la sostenibilità, propone itinerari alternativi e la regolamentazione delle strutture extra-alberghiere. Intanto, Roma consolida la sua crescita turistica passando dall’ottava alla quarta posizione tra le migliori città europee, nonostante le sfide climatiche e i lavori per il Giubileo. Il Messaggero, 18 agosto 2024.
  • L. Bison. “A Roma mancano le case e col Giubileo sarà peggio”, Intervista a Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma, che evidenzia la responsabilità delle istituzioni nella crisi abitativa di Roma, aggravata dal Giubileo 2025. Comune, Regione e Governo devono collaborare per garantire un accesso equo alla casa, evitando che la speculazione immobiliare peggiori la situazione. Critica la mancanza di politiche per calmierare gli affitti e incentivare la locazione a lungo termine, mentre molti proprietari preferiscono gli affitti turistici. La carenza di alloggi popolari e l’aumento delle persone senza dimora mostrano l’insufficienza del sistema di assistenza. Trincia propone un piano di emergenza abitativa e una politica nazionale con fondi adeguati per l’edilizia popolare e regole più rigide sugli affitti. Senza un intervento pubblico la situazione peggiorerà, e il Giubileo che renderà gli affitti ancora più inaccessibili. Il Fatto quotidiano, 17 agosto 2024
  • A. Sbraga. “Fuori dal GRA si vive meglio purché sia vicino alla città”. La popolazione di Roma continua a diminuire, mentre l’hinterland cresce. Dal 1983 ad oggi, il peso demografico della Capitale sull’intera area metropolitana è sceso dal 75,9% al 65,1%. Nel 2023 Roma ha perso 590 abitanti (-0,02%), mentre i comuni della provincia sono cresciuti di 3.823 unità (+0,3%), con un aumento maggiore nei comuni limitrofi alla città. Il centro storico ha subito il calo più drastico (-16% in dieci anni), con picchi nel I Municipio (-38%) e a Trastevere (-45%), zone sempre più dominate dal turismo. Al contrario, la provincia ha registrato un’espansione, in particolare nei comuni confinanti con Roma, come Fiano Romano (+15,9%). Nei comuni più periferici e montani, invece, si osserva un forte spopolamento, con perdite fino al 23,4% (Vallepietra). Nonostante i finanziamenti governativi per progetti anti-spopolamento nei Monti Simbruini, l’82% delle iniziative non è ancora partito, aggravando il declino di molti borghi. Il Tempo, 13 agosto 2024
  • R. Rotunno, “Booking & C. hanno portato ancora più precari nel turismo”. L’articolo tratta l’impatto delle piattaforme digitali sul settore turistico, evidenziando come abbiano contribuito ad aumentare la precarietà del lavoro. Sebbene queste piattaforme abbiano ampliato il mercato e generato profitti significativi, i costi elevati dei servizi hanno spinto le aziende turistiche a ridurre le spese per il lavoro, aumentando contratti precari e collaborazioni occasionali. Secondo la ricerca citata, il 48,5% delle aziende dipende dalle piattaforme per oltre metà dei propri ricavi, mentre commissioni elevate (fino al 20% della spesa dei clienti) rendono difficile per le strutture mantenere condizioni di lavoro stabili. La maggior parte dei lavoratori del settore guadagna meno rispetto ad altri comparti economici, con una crescente dipendenza da contratti a termine e forme di lavoro flessibili. L’articolo sottolinea inoltre che solo l’11,6% delle aziende riesce a negoziare con le piattaforme, mentre il resto deve accettare le condizioni imposte. La situazione sta generando dibattiti sulla necessità di regolamentare il settore per garantire maggiore trasparenza e tutela per i lavoratori. Il Fatto quotidiano, 12 agosto 2024
  • E. Pretto. “Ferragosto, 1 milione 600 mila presenze. Il turismo si aggiudica un altro 5%”. Il turismo a Roma sta vivendo una forte crescita, con oltre 600.000 arrivi e 1,6 milioni di presenze nel periodo di Ferragosto. Rispetto allo scorso anno, gli arrivi sono aumentati del 5,07% e le presenze del 4,36%. Gli hotel e i bed & breakfast sono sold out, con un picco di turisti provenienti principalmente da Stati Uniti, Germania e Inghilterra. Il traffico aereo di Fiumicino prevede circa cinque milioni di passeggeri nei due mesi principali dell’estate. Questa crescita è il risultato di una strategia che punta su eventi di richiamo internazionale, ma è anche fonte di problemi. Il sovraffollamento di turisti, in particolare nei bed & breakfast, sta incidendo sulla vita della città, con troppe abitazioni trasformate in alloggi turistici. L’assessore al Turismo, Alessandro Onorato, sottolineando la necessità di rendere il turismo più sostenibile, ha richiesto maggiori poteri ai Comuni per regolamentare le strutture extralberghiere sottolineando l’inadeguatezza delle attuali normative. Nel 2025, con il Giubileo, ci sarà un ulteriore aumento dei flussi turistici, con l’apertura di nuovi hotel di lusso come il Nobu, il Corinthia e il Four Seasons, ma anche nuove strutture più economiche, come il Social Hub di San Lorenzo, più accessibile e pensato per un pubblico giovane. La Repubblica, 11 agosto 2024
  • P. M. Alfieri. “Sugli affitti brevi prima stretta in arrivo. Ma i Comuni invocano ancora più limiti”. Dal 1° settembre entreranno in vigore le nuove norme sugli affitti brevi che obbligano i proprietari a ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) per contrastare l’abusivismo e tutelare i consumatori. Il codice sarà rilasciato tramite la nuova banca dati BDSR, e chi non si adegua rischia sanzioni fino a 10.000 euro. Le nuove regole prevedono anche l’obbligo di dispositivi di sicurezza negli appartamenti e un aumento della cedolare secca dal 21% al 26% per chi affitta più di un immobile. La ministra del Turismo, Daniela Santanché, sostiene che queste misure aiuteranno a far emergere l’abusivismo e a garantire maggiori requisiti di sicurezza. Tuttavia, molti sindaci chiedono interventi più incisivi per limitare l’impatto del turismo di massa. A Firenze, la neosindaca Sara Funaro ha ribadito la volontà di bloccare le locazioni turistiche brevi per preservare l’identità del centro storico e ha criticato l’inerzia del governo nazionale. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha sottolineato la necessità di regolamentare le grandi società che speculano sugli affitti brevi, mentre il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha evidenziato l’urgenza di regole più eque per una distribuzione equilibrata sul territorio, soprattutto in vista del Giubileo 2025. All’estero, città come Barcellona e New York hanno già introdotto restrizioni più severe. Il fenomeno degli affitti brevi è in forte crescita in tutta Europa, con un aumento delle prenotazioni del 28,3% nel primo trimestre del 2024. La questione resta aperta tra chi chiede più regole per tutelare i residenti e chi difende la libertà di mercato, con molte amministrazioni locali che vogliono avere maggiore potere decisionale per contrastare la turistificazione e proteggere il tessuto sociale delle città. Avvenire, 4 agosto 2024
  • L’intervista. “Roma non è soltanto centro. 100 itinerari per allentare la pressione sui monumenti”. L’articolo riporta un’intervista con Alessandro Onorato, assessore al turismo di Roma, riguardo alle sfide e alle strategie per gestire il flusso turistico. Onorato sottolinea che il turismo a Roma è troppo concentrato sul centro storico, e per alleviare la pressione sui monumenti storici, propone l’introduzione di cento itinerari alternativi in tutta la città, per valorizzare anche zone meno conosciute. Inoltre, discute delle politiche contro il turismo massificato, come quello degli affitti brevi, e promuove la creazione di un’offerta turistica diversificata, indicando che non si dovrebbe seguire il modello di altre città come Venezia, che ha introdotto restrizioni per i turisti. Onorato è favorevole ad accogliere tutti i turisti, cercando di migliorare la qualità dell’offerta, per esempio attraverso la collaborazione con piattaforme come Airbnb, al fine di valorizzare anche aree meno centrali della capitale. Il Messaggero, 2 agosto 2024
  • Fer. M. Magliaro, “Il ritorno degli americani. E Roma scopre il traino degli hotel a cinque stelle”. Ritorno in grande del turismo dagli Stati Uniti. E’ quanto riporta l’ultimo Rapporto della Federazione italiana pubblici esercizi, segnalando che a Roma un visitatore e su tre (31,6%) arriva dagli Usa. Crescono anche gli hotel a 5 stelle (che a fine Giubileo arriveranno ad essere 65), superando nel prossimo triennio di un terzo quelli di Milano. L’articolo prosegue elencando i dati dell’aumento del turismo nella città, offrendo particolare spazio agli indicatori che tratteggerebbero il processo di qualificazione del fenomeno in corso (aumento della durata media dei pernottamenti, crescita dell’hotellerie di lusso). Un “successo”, per come definito dall’assessore al turismo Onorato, sostenuto dai numerosi grandi eventi che si succedono costantemente nella Capitale, contribuendo alla crescita dell’occupazione dichiarata nel settore (85.399 addetti, con un +2,17 rispetto al 2023). Il Messaggero, 13 luglio 2024.
  • D. Verucci, “B&B e case vacanza. Il nuovo codice è un flop”. Nel passaggio in corso dai CIR (Codice Identificativo Regionale) al CIN (Codice Identificativo Nazionale) il Presidente di Albaa, l’associazione di rappresentanza del settore extraberghiero del Lazio, segnala la necessità di maggiori certificazioni e controlli per sconfiggere l’abusivismo presente nel settore. La preoccupazione riguarda in particolare la crescita esponenziale della tipologia degli “alloggi ad uso turistico”, per il cui avvio d’esercizio è sufficiente una semplice autocertificazione ed il cui incremento nell’ultimo anno è stato del 40% (dai 12.750 del 2023 ai 17.819 del 2024. Il Tempo, 11 luglio 2024.
  • Fer. M. Mag. , “Fuga dal centro storico, i residenti calano del 38%. Solo uno su 5 è giovane”. Basato su un recente Report Istat, l’articolo descrive la trasformazione demografica (e in parte sociale) di Roma. Nel calo complessivo del 38% che si registra nel Centro storico negli ultimi dieci anni, la punta massima (-45%) si registra a Trastevere. Un crollo che è stato solo in parte rimpiazzato dalla presenza di nuovi residenti stranieri, che comunque oggi raggiungono in più aree (e non soltanto all’Esquilino) il 5% della popolazione. Nelle aree più centrali della città (Centro storico, Foro italico, Prati, Ostiense, Testaccio, Trastevere) solo il 18% dei residenti ha meno di 25 anni. Nel I Municipio la popolazione complessiva è scesa del 38%, con una punta di -45% a Trastevere. Il calo demografico corrisponde all’aumento delle locazioni in affitto breve. Sui principali portali on line gli annunci per il solo Centro storico sono 30.000 di cui 20.000 per interi appartamenti a fronte di solo 3.000 annunci per locazioni standard (i classici contatti 4+4). Sorprendente rispetto al passato è come nelle aree più centrali (Centro storico, Celio, Trastevere e Aventino) si registrino tassi di disoccupazione fra il 14,4 e il 15,5% e di giovani che non studiano né lavorano (Neet), con percentuali di poco superiori a quelle che si registrano nelle aree periferiche. Sorprendente, infine, la presenza di oltre il 3% di “nuclei in particolare difficoltà” in aree come il Celio o l’Aventino. Il Messaggero, 6 luglio 2024. 

  • Fer. M. Mag. , “Roma come Barcellona: in discussione lo stop ai b&b”. Anche Roma si avvia verso una stretta delle aperture facili dei b&b nelle zone del centro storico in via di progressivo spopolamento, così come – richiama il Messaggero – anche denunciato da Confcommercio in un suo recente “Manifesto per il Centro storico”. Nell’ambito della prossima discussione delle Norme Tecniche d’attuazione del Piano regolatore sarà infatti prevista (è quanto sostiene ottimisticamente il Messaggero, ndr) “la possibilità di vietare questo tipo di alloggi nelle zone della città dove è compromessa la residenzialità stabile e si riducono a minoranza i residenti”. Il Messaggero, 6 luglio 2024.
  • G. De Rosa, “La nuova Ita, il Giubileo: Roma alla prova del turismo”. L’incipit alla ricca carrellata di dati e di opinioni al centro dell’articolo, tutte favorevoli all’incremento del turismo, è dato dalla soddisfazione di Onorato per il via libera della Ue all’acquisto di Ita da parte di Lufthansa. Si tratterebbe, secondo l’assessore al turismo della Capitale, di un’occasione di rilancio per l’aeroporto di Fiumicino e di ulteriore crescita del turismo a Roma. Già nel 2024, prevede Onorato, Roma supererà i 50 milioni di presenze del 2023; stante che già nel primo quadrimestre dell’ano in corso si è verificato un aumento del turismo del 7,52%. E ancora, recita Onorato, “l’occupazione delle camere degli hotel della città a maggio 2024 è stata dell’83,7%, quasi 10 punti superiore alla media europea” passando alo stesso tempo “da una permanenza media di 2,5 notti a 3,9 con un picco di 4,1 nel 2023”.  Anche Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, è soddisfatto soprattutto in vista del Giubileo, il cui vero effetto in termini di incrementi, sostiene: “si vede l’anno successivo”.  E ancora, l’assessore continua snocciolando l’aumento degli hotel a 5 stelle (dai 29 del 2018, ai 54 del 2023 per arrivare ai 65 di fine Giubileo) che dovrebbe implicare (il condizionale è nostro, ndr) la riqualificazione di piazze e strade. Ovviamente la crescita dell’ospitalità riguarda anche il comparto degli affitti brevi con un picco della sua componente meno regolata, quella degli “alloggi ad uso turistico”, che è passata dalle 1000 unità scarse del 2015 alle 17.456 del 2024 (pari al 58,5% dell’intera offerta di affitti brevi a scopo turistico). Al riguardo Onorato non si esime dal replicare sue rimostranze già note, lamentando l’impotenza dei Comuni nel regolamentare gli affitti brevi. Con almeno una novità: la dichiarata consapevolezza che il boom degli affitti brevi si è riflettuto sull’aumento del costo degli affitti in tutta la città: “da Prati a Ostiense”. Il Foglio, 4 luglio 2024
  • E. Camilli, “Gli esodati di airbnb: ‘Ormai solo affitti brevi trovare casa un incubo’”. A partire dall’odissea di una coppia di ragazzi, Federica e Roberto, mandati via dal loro appartamento in affitto al Pigneto (quartiere do Roma est adiacente alla stazione Termini) l’articolo descrive gli effetti devastanti degli affitti brevi sul mercato immobiliare. Compresa la bolla speculativa già determinata dal Giubileo, considerati i maggiori introiti che i proprietari di case prevedono di ottenere affittando ai molti turisti in arrivo. Nel caso di Federica e Roberto al proprietario non bastano più i 940 euro al mese pagati per 55 mq. quando potrà ottenere, in alta stagione, anche 223 euro a notte. Intervistati, narrano anche dell’impossibile ricerca di un nuovo appartamento in affitto (pochissimi annunci e prezzi stellari). A Roma manca un Regolamento per gli affitti brevi e questa mancanza di regolamentazione accrescerà ulteriormente il disagio abitativo, a Roma già drammatico. Arci Sparwasser ha lanciato un’inchiesta su Instagram per far emergere i numerosi casi limite e nell’articolo vengono intervistati esponenti di Nonna Roma (associazione impegnata sul diritto all’abitare) e Filippo Celata esperto del tema e docente dell’Università di Roma La Sapienza.  La Stampa, 1 luglio 2024.
  • T. Mastrobuoni, “’Via i tedeschi dall’isola. Maiorca si ribella alle invasioni barbariche’”. Sulle pagine dei quotidiani si raccontano le associazioni e le rivolte dei residenti passando dalle pagine della Cronaca a quelle della rubrica Mondo. E’ il caso di Maiorca e del suo crescente rifiuto del turismo di massa, con lo slogan dell’isola “i tedeschi di merda ci hanno colonizzati” rilanciato dal rapper Rels B. dal palco del “Mallorca live”. L’articolo narra degli inizi, di quando negli anni ’70 il turismo tedesco che si raccoglieva intorno a un chiosco sulla spiaggia – il Ballermann – era lieve e spontaneo, per arrivare ai giorni nostri quando la Bild è “a lutto” per le rivolte dei residenti, afflitti anche dalla scarsità dell’acqua oltre che dai molti disagi di una realtà locale stravolta. La Repubblica, 28 giugno 2024
  • L. Urbani, “Viavai di estranei nei palazzi. Ora rientrare a casa fa paura”. Carrellata sui disagi da affitti brevi nei condomini: insicurezza, perdita dei rapporti di vicinato e senso di estraneità, rumori e schiamazzi, sporcizia, utilizzo improprio dei servizi e degli spazi comuni. Il Messaggero, 21 giugno 2024.
  • L. Mazza, “Ance avverte sui rischi per le città: cantieri fermi e troppi affitti brevi”. L’associazione nazionale dei costruttori edili nella sua assemblea annuale esprime preoccupazioni per le città: i cantieri fermi, ma anche il numero eccessivo degli affitti brevi che rischia di svuotarle di residenti lasciandole senz’anima. Per questo, fra le proposte, anche quella di dismettere gli edifici pubblici inutilizzati destinandoli a studentati e a strutture a servizio delle famiglie. Avvenire, 19 giugno 2024.
  • G. Andreoli, “Italia invasa dai turisti. ‘Record di stranieri’. La scommessa sul PIL”. Estate da record per il turismo, soprattutto straniero, con 216 milioni di presenze entro la fine di agosto e una crescita dell’1,5% rispetto al 2023. Soddisfatte le associazioni di settore che aspirano ad un apporto rispetto al PIL dell’1%, superiore allo 0,6 prevista dalla Banca d’Italia per il 2024. In crescita il turismo di lusso verso le città e i centri d’arte (+2%). Il Messaggero, 17 giugno 2024.
  • L. Garrone, “Basta con l’iperturismo: così non si può vivere. Un gruppo di associazioni di cittadini chiede l’intervento di Campidoglio e Governo”. Nell’incontro pubblico “Prigionieri del Giubileo?” le associazioni promotrici (Carteinregola, GRoRAB/Gruppo Romano regolamentazione affitti brevi, Mo.TU.S, RACV, Roma Ricerca Roma, TUTraps-APS) espongono le loro analisi e illustrano le diverse, e connesse, ragioni alla base della loro iniziativa per affermare un turismo sostenibile a Roma. Crescita esponenziale degli affitti brevi, invasione dei bus turistici, occupazione dello spazio pubblico con dehor e tavolini fuori controllo, mentre producono ricchezza per pochi rendono la città invivibile e inaccessibile per la gran parte dei cittadini, ivi compresi i dipendenti dei servizi al turismo e della somministrazione spesso ingaggiati in maniera irregolare e sotto-retribuita.  A contrastare questo stravolgimento del vivere urbano annunciano il varo entro l’autunno degli “Stati generali dell’iperturismo”. la Repubblica, 17 giugno 2024.  
  • A. M. Mira, “C’è una città che aspetta casa. A Roma 18 sfratti al giorno”. Gli sfratti aumentano in modo vertiginoso e le famiglie romane iscritte alla graduatoria per una casa popolare hanno raggiunto al 7 giugno la cifra di 18.608 (+ 12% in un anno, dalle 16.635 del 2022). Quello dell’abitare è il principale problema di Roma e non può più essere definito un’emergenza: per queste dimensioni del problema e le sue complessità il Piano casa del Comune di Roma è un segnale che da solo non basta. E’ questa la denuncia di Giustino Trincia, direttore della Caritas romana: la Roma di cui celebriamo la bellezza con flussi turistici in aumento dimentica ed esclude anziani soli e studenti fuori sede che non possono permettersi canoni da oltre 600 euro al mese per una camera. Occorre che la politica riscopra il suo senso profondo guidando un grande processo di coinvolgimento delle istituzioni tutte, delle comunità più disparate, dei cittadini per favorire nuove forme dell’abitare a Roma. Avvenire, 15 giugno 2024
  • V. Lupia, “E via dei Sabelli costa come il Centro storico”. L’articolo andrebbe letto dalla fine: tutti a S. Lorenzo ad accaparrarsi i pochi appartamenti disponibili per la vendita (- 7,6% nell’ultimo anno) in vista del Giubileo. Storicamente popolare e tradizionalmente studentesco, il quartiere si prepara a espellere famiglie e studenti. Con il Giubileo alle porte, la domanda di locazioni nel quartiere è aumentata nell’ultimo anno del 76,3%, mentre l’offerta è calata del 44,9%. Di conseguenza i canoni d’affitto dei pochi appartamenti disponibili sono aumentati del 20%, tanto che affittare un appartamento a S. Lorenzo costerebbe più che in alcuni quartieri residenziali ed eleganti. Per gli studenti sarà dura, se si considera che – come riporta l’articolo – a Roma il rapporto fra posti letto e studenti è di 1 a 43, mentre nelle principali città europee è di 1 a 14.  la Repubblica, 6 giugno 2024.
  • G. Valditara, “Roma, boom di turisti. Addio al mordi e fuggi: la vacanza dura di più”. Secondo uno studio previsionale della Fipe di Roma (Federazione italiana dei pubblici esercizi), condotto in collaborazione con Lybra Tech e basato sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per l’analisi dei big data di profilazione dei visitatori, l’estate del 2024 sarà caratterizzata da un aumento del turismo del 10% rispetto al 2023. Stando invece ai dati empirici si registra un modesto miglioramento sulla durata media delle permanenze, passate alle quasi 4 notti (3,9) del 2024 dalle 3,7 del 2023. A visitare Roma sono prevalentemente gli statunitensi (31,6%), seguiti dagli italiani (14,9%) e dai tedeschi (5%). Crescono le famiglie (a discapito delle coppie) e si riducono i picchi stagionali, con aumenti di turismo in tutte le stagioni, riconducibili all’offerta di grandi eventi. Ma saranno le prenotazioni del mese di giugno a poter predire con effettiva certezza quelli che saranno i trend estivi. Il Messaggero, 2 giugno 2024.
  • Redazione Economia, “affitti brevi, la giungla delle nuove regole: ora serve il patentino per chi gestisce i bed&breackfast”. Il 29 febbraio 2024 il Parlamento europeo ha adottato i nuovi requisiti per la raccolta e condivisione sulle locazioni brevi che entreranno in vigore dopo due anni dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale Ue. Intanto in Italia il “Decreto Aiuti”, in vigore dal 1 gennaio 2024, ha introdotto modifiche per il settore, soprattutto in ambito fiscale. In Italia il mercato degli affitti brevi è molto attivo (occupando il terzo posto nel mondo  dopo Stati Uniti e Francia, con annunci per 300mila case complete e 100 stanze in condivisione)  e un incremento di annunci del 13% fra il marzo 2023 e il marzo 2024. Per questo, e data la crescente complessità gestionale del settore, si renderebbe necessario la definizione degli standard professionali dei cosiddetti ‘property manager’, di coloro cioè che gestiscono gli immobili per conto dei proprietari, il cui stesso numero non è certificato (dalle 20.000 unità stimate dalle associazioni di settore alle 100mila stimate da altre fonti) per la gestione un patrimonio immobiliare a scopi turistici che ammonterebbe a oltre 650.000 abitazioni. Secondo alcuni operatori del settore si renderebbe quindi necessaria l’introduzione di un patentino e l’istituzione di un Codice Ateco ad hoc. Corriere della sera online 27 maggio 2024. https://www.corriere.it/economia/affitti/24_maggio_25/affitti-brevi-la-giungla-delle-nuove-regole-ora-serve-il-patentino-per-chi-gestisce-i-bed-breakfast-19eb94b5-ebd2-4388-b6f9-46b7705e8xlk.shtml
  • M. Juric, “La bici fa ricca la Capitale. L’ultima tappa del Giro porta 620 milioni in cassa”. Un lungo elenco di eventi sportivi fra appena conclusi, in svolgimento e programmati per i mesi estivi e anni a venire che porteranno nelle casse dell’amministrazione capitolina visitatori e investimenti. Nel 2023 l’indotto complessivo per il giro d’Italia è stato pari a 620 milioni di euro. Per la tappa finale Roma ospiterà circa 1 milione di spettatori e si attende una ricaduta economica superiore a quella dell’anno precedente, quando fu fra i 145 e i 215milioni di euro.  Soprattutto si attende un ritorno dei turisti nei luoghi così visitati, secondo la prassi consolidata degli eventi sportivi (la Repubblica, 26 maggio 2024).
  • M. de Ghantuz Cubbe, “Alessandro Onorato: I grandi eventi di Roma valgono un’Olimpiade” L’intervista all’Assessore allo sport, turismo e grandi eventi illustra con dovizia di dati sull’affluenza turistica (nel 2023 il Giro d’Italia ha contribuito significativamente al raggiungimento di quasi 50milioni di presenze turistiche) e un dettagliato elenco degli eventi sportivi realizzati e programmati la visione assolutamente favorevole del Campidoglio a questo tipo di sviluppi. Dalle parole di Onorato: ”Ci siamo candidati per tutti i grandi appuntamenti sportivi mondiali perché generano indotto, posti di lavoro e lasciano alla città una legacy concreta (…) queste manifestazioni sono un motivo in più per i turisti per ritornare e a Roma”  (la Repubblica, 26 maggio 2024).
  • M. E. Fiaschetti, “il Giro a Roma? Vorrei ci fosse sempre”. L’intervista registra la piena soddisfazione  dell’assessore al Turismo, Sport e Grandi eventi Onorato per la conclusione ormai prossima del giro d’Italia a Roma. Vorrebbe che diventasse “una sana abitudine come l’arrivo del Tour del France a Parigi”. Secondo l’assessore non ci sono contraddizioni con la sostenibilità urbana. Testualmente: “(…) negli ultimi due anni il decoro è molto migliorato, faremo ancora di più con il termovalorizzatore… Siamo passati da una Roma che diceva no alle Olimpiadi a una concentrazione di eventi sportivi paragonabile all’impatto dei Giochi, ma senza averne i finanziamenti… Solo in questo fine settimana a Roma succede di tutto: il Giro, la Festa dei giovani con Papa Francesco all’Olimpico, il concorso ippico a piazza di Siena con più di 6mila persone in quattro giorni, l’ultima partita in casa della Lazio e la Birmingham Cup, il mondiale di rugby inclusivo con 30mila persone in una settimana che siamo riusciti a strappare all’Australia”. E nei prossimi tre anni l’ospitalità aumenterà a sua volta del 40% i posti letto negli alberghi cinque stelle lusso. Corriere della Sera, 25 maggio, 2024.
  • V. Lupia, “B&b, troppi e vuoti”. Secondo il Centro Studi ResCasa della Confcommercio, ben il 48.9% (10.161 unità) delle 27.743 strutture extralberghiere romane rilevate da insideairbnb.com risulta occupato per meno di 60 giorni l’anno. Solo Il 51.1% (10.582 unità) supera questa soglia, per una media di 93 notti annue occupate. Dato il prezzo medio per notte stimato di 187 euro, l’incasso annuale risulta intorno ai 15mila euro. Secondo il presidente di ResCasa intervistato nell’articolo, tutto dipende dalla professionalità dell’host: resisteranno – sostiene – solo i più qualificati. A fargli eco è un altro presidente, e fondatore, di una start-up, CleanBnB il cui business consiste proprio nella gestione degli affitti brevi. L’articolo prosegue dando voce ai residenti e alle loro lamentele e mettendo infine in evidenza il paradosso che nonostante la resa deludente degli appartamenti in affitto breve, il mercato delle locazioni e gli equilibri abitativi ne vengano comunque del tutto alterati, con famiglie e studenti cui sempre più non viene rinnovato il contratto d’affitto con proprietari all’inseguimento del business affitti brevi, oggi gonfiato dall’imminente Giubileo. (la Repubblica, 11 maggio 2024).
  • V. Lupia, “Dai Parioli al Prenestino è caro affitti per il Giubileo”. Una carrellata sui rincari dei canoni d’affitto nei più vari quartieri romani e nella città tutta a partire da uno studio di SoloAffitti. Il problema drammatico della casa rimbalza anche sui gruppi social di quartiere ormai piene di richieste d’aiuto di chi non trova una sistemazione alla portata delle proprie possibilità. (la Repubblica, 11 maggio 2024).
  • G. D’Aleo, “Il mercato. Venti metri quadrati tutto compreso. La nuova frontiera della compravendita”.  Sono almeno 174 gli appartamenti inidonei all’abitabilità pubblicizzati su Immobilare.it e a prezzi tutt’altro che competitivi. Si arriva a proporre una superficie di 11 mq in cui condensare tutto l’occorrente (dal letto ai servizi igienici) come ottimale per un’attività extralberghiera. Il notaio intervistato eccepisce punto per punto sulla legittimità di questi business.  la Repubblica, 11 maggio 2024.
  • G. D’Aleo, “Piazza Bologna. C’è una bella cantina con cucina-armadio. Sua per 70mila euro”.  Quasi dei loculi i locali di 14 mq. messi in vendita nei pressi di Piazza Bologna al prezzo medio di mercato della zona di 4.900 euro al mq.  Non sembrano abitabili e in effetti sono accatastati come cantine, ma dotati di spazi cucina e bagni, nonché di mobili adatti a stipare ogni cosa. L’offerta è rivolta soprattutto agli studenti: non hanno l’abitabilità e vengono proposti come adatti a chi non ha bisogno di prendere la residenza”. (la Repubblica, 11 maggio 2024).
  • C. Mozzetti, “’In ostaggio di sconosciuti tra notti insonni e paura’. Vite da incubo vicino ai B&B”. Inframmezzati nell’usuale carrellata di opinioni e giuste lamentele raccolte fra i residenti e i negozianti di tradizione sullo spopolamento e i disagi causati dalla sostituzione turistica dei residenti nei palazzi del Centro storico, un focus sui “lucchettoni”, meccanismo che contente agli host di ovviare il controllo diretto dei documenti e perciò segnalato nell’articolo come problema di sicurezza, e alcuni dati interessanti. Nel 2023 sono stati comunicati alla Questura quasi 16 milioni di turisti che hanno soggiornato a Roma (15.866.124), mentre nei primi quattro mesi del 2024 ne sono stati comunicati già quasi 5milioni (4.929.904). Di questi ultimi solo 1.014 hanno soggiornato in un hotel. Tutti gli altri fra le 27.000 strutture extralberghiere censite e le 12.000 abusive stimate. In un colonnino accanto all’articolo la graduatoria delle zone prese d’assalto: Centro, Prenestino, Monteverde, Salario. (Il Messaggero, 9 maggio 2024). 
  • C. Mozzetti, “Ma cosa è possibile fare per difendersi?”. Per i rumori molesti, l’impressione di pericolo, sospetti sulla regolarità di una struttura extralberghiera è possibile effettuare segnalazioni telefoniche o per email al Reparto di coordinamento e controllo del territorio della Polizia municipale. Ci sono poi alcune possibilità derivanti dai regolamenti di condominio soprattutto per una suddivisione delle spese relative alle parti comuni maggiorata per i gestori di un affitto breve e altri (meno probabili, ndr) strumenti di controllo quali le telecamere a circuito interno. In un colonnino accanto all’articolo l’esemplificazione delle situazioni moleste: palazzi invasi dai trolley; viavai rumoroso; ascensori occupati; lucchetti ovunque. (Il Messaggero, 9 maggio 2024). 
  • A. Arzilli, R. Frignani, “Affitti, prezzi alle stelle e contratti brevissimi. Aumenti oltre il 20%”. Con il Giubileo alle porte si stanno moltiplicando i proprietari di case che passano all’affitto breve. Secondo Solo Affitti (primo gruppo italiano di gestione e tutela della rendita immobiliare) i canoni aumenteranno con percentuali a due cifre. Soprattutto, secondo Silvia Spronelli Ceo del gruppo, il Giubileo sarà un fattore di rottura che ridurrà l’offerta per le locazioni di medio-lungo periodo e per gli affitti brevi una domanda ancora più in crescita. I canoni perciò dovrebbero salire in tutta Roma in media del 15-20%. Gli aumenti relativamente più contenuti si registreranno nei quartieri di pregio, mentre quelli più elevati nei quartieri periferici (Tiburtino, Nomentano, Tuscolano, Eur, Appio, Ostiense, Tomba di Nerone dove i monolocali si prevede un aumento medio del 30%. Tendenze che si delineano sullo sfondo di un cambiamento strutturale del mercato immobiliare italiano, dove la percentuale dei proprietari secondo il Censis è passata dall’80 al 70,8% soprattutto a causa delle più ridotte propensioni all’acquisto della generazione Z. (il Corriere della Sera, 3 maggio 2024). 
  • A. Arzilli, R. Frignani, “B&b, è fuorilegge uno su tre. Evasi 680mila euro in un mese”. Aumentano i controlli sugli affitti brevi grazie alla nuova task force ad hoc dei vigili urbani attiva dallo scorso mese di marzo. Sulle 200 strutture ispezionate nel mese di marzo, 50 sono risultate non in regola sotto vari aspetti e dieci quelle completamente abusive, per le quali è scattata la chiusura immediata. 680mila euro l’evasione riscontrata della tassa di soggiorno. Oltre ai quartieri più centrali, l’attenzione della task force si è spostata su quelli ormai classici della movida (Trastevere e Pigneto) e fino all’Esquilino. (il Corriere della Sera, 3 maggio 2024).
  • A. Arz., “Le associazioni. Attenti a chi offre alloggi fantasma”. Intervistati, i presidenti di Assoutenti e consumatori del Lazio e quello di Albaa (Associazione laziale b&b, affittacamere e affini) esprimono preoccupazione per l’aumento delle truffe nell’offerta extralberghiera in vista del Giubileo. Gli incassi sono aumentati del 15%, ma alla crescita del 22% del settore fra il 2019 e il 2023 corrisponde un aumento dell’offerta in nero, con le 12.171 attività abusive (già da molti mesi, ndr) rilevate dall’Assessorato al turismo che si annida anche nei meandri delle tipologie di affitto breve, con differenziazioni arcaiche e vantaggiose per alcune di esse, quali gli alloggi ad uso turistico. (il Corriere della Sera, 3 maggio 2024). 
  • M. de Ghantuz Cubbe, “I residenti del centro scrivono al prefetto ‘Con il Giubileo saremo invasi dai b&b’“. Spopolamento, alienazione, insicurezza, caduta del decoro urbano e aumento esorbitante dei canoni d’affitto per case sempre più introvabili sono i principali effetti della crescita esorbitante di affitti brevi turistici denunciati dai residenti del centro storico di Roma in una lettera inviata al prefetto, al sindaco Gualtieri e alla presidente del primo municipio Bonaccorsi. Si teme che con il Giubileo che la situazione peggiori ulteriormente e vengono perciò richieste misure urgenti di contenimento del fenomeno e controlli efficaci contro l’abusivismo e le irregolarità. Il Comune sta lavorando per arrivare a un regolamento che contenga il fenomeno e intanto si è aperto il confronto sulla possibilità che le Norme Tecniche d’Attuazione del Piano regolatore urbanistico, attualmente in corso di modifica, costituiscano una premessa a questo fine. (la Repubblica, 27 aprile 2024).
  • F. Pacifico, “Un mercato da 11 miliardi e 700mila appartamenti”. 700mila abitazioni destinate ad affitti brevi, di cui 100mila stimate in zona fiscalmente grigia e 125mila gestite da società. In un anno: ricavi garantiti per 1,5 miliardi; giro d’affari da 11 miliardi; indotto (pulizie, ristoranti, lavanderie, trasporti) da 1,1 miliardi; una spesa di 44 miliardi da parte degli ospiti delle strutture extralberghiere per cibo, shopping, cultura. Queste alcune delle cifre fornite per il 2023 da Scenari immobiliari e da Aigab (Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi) a testimoniare l’imponenza economica raggiunta dal settore. A costo però di gravi danni per le città, con centri storici (e ormai non soltanto) in via di crescente spopolamento e snaturamento.   (il Messaggero, 27 aprile 2024). 
  • F. Bisozzi, “Via libera alla stretta sugli affitti brevi Codice antievasione”. Il mercato degli affitti brevi è stato stimato in Italia intorno agli undici miliardi di euro. Stime approssimative, data la grande componente di sommerso che connota il settore. Approvato il decreto sulla interoperabilità fra le banche dati regionali e l’istituenda banca dati ministeriale dalla  Commissione Politiche del turismo e dalla Conferenza delle Regioni, il debutto del CIN (Codice Identificativo nazionale) attraverso cui si intende contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale avverrà a settembre, dopo l’ulteriore approvazione da parte dell’Intesa Stato-Regioni attesa entro maggio. Dopo sessanta giorni dall’entrata in vigore, le multe previste per chi opererà senza CIN potranno arrivare a 8.000 euro e per quanti opereranno al di fuori dei requisiti di sicurezza tra i 600 e i 2000 euro. (il Messaggero, 27 aprile 2024). 
  • M. de Ghantuz Cubbe, “Troppi b&b in centro. Il Comune studia lo stop nei rioni sotto assedio”. Nella Giunta capitolina si sta facendo strada la consapevolezza che sia necessario arginare lo spopolamento e la sostituzione dei residenti del Centro storico con il turismo di passaggio. Per questo secondo i Consiglieri di maggioranza Caudo e Trombetti, intervistati nell’articolo, va colta l’occasione della modifica delle Note Tecniche d’Attuazione al Piano regolatore urbanistico (la cui discussione per l’approvazione definitiva è ormai prossima) per introdurre nella macro-categoria “residenziale”, in cui sono collocati anche gli alloggi destinati al turismo, una distinzione in termini di destinazione d’uso di questi immobili, tale da poter poi procedere  ad un Regolamento con divieto di nuove aperture ed altre misure incentivanti l’uso residenziale nei Rioni più saturi. A sua volta intervistato, l’Assessore all’Urbanistica Veloccia evoca nuovamente la necessità di una norma nazionale di regolamentazione.  (la Repubblica, 26 aprile 2024).
  • M. de Ghantuz Cubbe, “Fuga dal centro romani dimezzati in dieci anni “ e L’intervista: F. Celata: “I b&b anno innescato un circolo vizioso”. Secondo i dati dell’Anagrafe, i residenti del Centro storico di Roma sono crollati in 10 anni del 38,2%; nello stesso periodo nel solo Trastevere il crollo è stato del 45%. Una ‘gentrificazione senza sostituzione’, come la definisce il prof. Filippo Celata nell’intervista di centro pagina, considerato che a differenza del passato non c’è stato un avvicendamento nei tipi di popolazione residente ma una crescete e smisurata messa a disposizione di alloggi al turismo di passaggio, con indubbio vantaggio economico per gli host, ma molto snaturamento dei luoghi. I residenti abbandonano i Rioni storici ogni giorno meno vivibili e i prezzi degli affitti aumentano, con un effetto a macchia d’olio per la città tutta.   (la Repubblica, 25 aprile 2024).
  • F. M. Magliaro, “La settimana dei record. A Roma 500mila turisti”. Per il ponte 25 aprile/1 Maggio sono attesi a Roma un milione e 200mila turisti; un numero che segna un aumento percentuale del 4,28% rispetto al 2023, anno in cui gli arrivi avevano superato i livelli pre-pandemici.  Ad avvantaggiarsene sono soprattutto gli host di affitti brevi, con un incremento di presenze del 5,3%. Un dato che secondo Giuseppe Roscioli (presidente di Federalberghi-Roma) sarebbe però alterato dall’emersione dal sommerso: molti host avrebbero dovuto adeguarsi alle regole di trasparenza sulla ricettività che le piattaforme online ora impongono in ottemperanza alle recenti sentenze europee. Anche gli albergatori infatti esprimono soddisfazione, considerato l’incremento del 4,3% nelle loro strutture rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del + 5,8% sull’intero 2023. (il Messaggero, 24 aprile 2024). 
  • A. Oppes, “La siccità mette contro spagnoli e turisti. ‘Usano troppa acqua’“. In Spagna, dove il 12% del PIL nazionale deriva dal turismo (con un picco del 36% per quello delle isole) il conflitto fra residenti e turisti ha adesso anche una ragione vitale: la siccità. Un’emergenza che nelle proteste si somma a quella contro i prezzi delle case resi inaccessibili dall’eccesso di turismo e alla diffusione del lavoro povero che il settore genera. E se alcuni tabloid britannici (come il Daily mirror) si scagliano contro le autorità spagnole che, a causa dei contingentamenti, lascerebbero i turisti senz’acqua e in condizioni giudicate da terzo mondo, gli andalusi protestano contro le decisioni del presidente conservatore Moreno Bonilla secondo cui potranno essere riempite solo le piscine degli hotel privati e dei club sportivi, ma non quelle private o condominiali che resteranno vuote. Diversa la situazione in Catalogna, dove la sinistra indipendentista ha stabilito parità di trattamento fra indigeni e turisti per l’uso dell’acqua. (la Repubblica, 22 aprile 2024).
  • G. Visetti, “Venezia si spacca sulla tassa d’ingresso ‘Misura salva città’ ‘No, norma medioevale’”. Dal 25 aprile a Venezia verrà sperimentato il ticket d’ingresso, ma in forma edulcorata. 29 in tutto le giornate dell’anno con ingresso a pagamento di 5 euro e solo per chi entra dalle 8:30 alle 16:00. Superata anche l’idea dei tornelli, che verranno sostituiti da 200 steward preposti ai controlli. Contrari alla misura considerata irrisoria e arcaica sono opposizione di centrosinistra, cittadini, associazioni, categorie economiche e circoli culturali; a favore la maggioranza di centrodestra. Ma anche il sindaco Brugnaro minimizza e riduce la misura ad un test per futuri aggiustamenti del tiro. (la Repubblica, 20 aprile 2024). 
  • F. Bisozzi, “Affitti sempre più cari per studenti e famiglie”. In base al Rapporto Rent Index di Housing Anywhere (la più grande piattaforma europea di affitti a medio termine) nel primo trimestre 2024 Roma è risultata essere una delle città europee con i maggiori costi medi d’affitto. Roma, con un costo medio d’affitto di 2mila euro al mese, è infatti risultata essere (dopo Amsterdam e prima di Parigi) la seconda città più cara delle 28 maggiori città europee analizzate nel Rapporto. Più nel dettaglio cittadino, secondo il sito di Idealista, a Roma i costi d’affitto variano fra i prezzi massimi delle aree più centrali (dove il costo mensile oscilla fra i 235 e i 292 euro al mq.) e quelli più bassi delle locazioni esterne al Raccordo anulare (in cui comunque oscillano fra i 130 e 140 euro a mq.). (il Messaggero, 12 aprile 2024).
  • G. Cerami, “Supermulta da 50 mln ai bnb dietrofront del Comune”. Errori per un ammontare complessivo di 50 milioni euro nelle notifiche inviate fra il 31 ottobre e il 1 novembre 2023 a svariate strutture extralberghiere e alberghiere romane per mancati o erronei versamenti nella tassa di soggiorno. Gli esercenti che si sono rivolti alle relative associazioni di rappresentanza hanno ottenuto un’ammissione di errore da parte del Comune che ora si accinge ad esaminare tutte le istanze presentate, con relativa verifica dei dati trasmessi sull’ospitalità. Non trattandosi di un ricorso (i cui termini di presentazione scadranno a breve) le spese amministrative e legali delle istanze presentate non verranno rimborsate.   (la Repubblica, 10 aprile 2024). 
  • F. Bisozzi, “Da Venezia a Capri le tasse per frenare i danni del turismo”. Dal 25 aprile a Venezia partirà la sperimentazione del ticket d’ingresso di 5 euro per i visitatori giornalieri nelle 29 giornate dell’anno considerate di maggior affluenza. Capri a sua volta ha già imposto la tassa di sbarco sull’isola. In svariate altre città, fra cui Roma, si incrementano le tasse di soggiorno soprattutto negli alberghi di fascia medio-alta. Firenze invece introduce lo “scudo verde”, una ztl che copre il 66% del centro abitato. Intanto l’Osservatorio JFC ha stimato che nel 2023 la tassa di soggiorno ha portato ai Comuni un incremento del 13% rispetto all’anno precedente (per 702 milioni di euro) e che il 36% di questo introito è andato ai Comuni dell’Italia centrale. (il Messaggero, 7 aprile 2024).
  • F. Pacifico, “Picco di presenze: + 10% ‘Servono hotel a 5 stelle’”. In Italia il turismo cresce assai. Nel 2023 si è raggiunta la quota di 445,3 milioni di presenze, di cui la metà stranieri, per un giro d’affari di 84 miliardi di euro dovuto anche all’aumento della capacità di spesa media dei turisti. Molta arte e prezzi abbordabili sono il mix che si è rivelato vincente nel dopo Covid. Ma anche nel giro d’orizzonte dell’articolo con dirigenti Enit e Federturismo-Confindustria e Confesercenti si affaccia il fantasma dell’overtourism: il rischio cioè che la capacità ricettiva – in particolare di Roma durante il Giubileo – non sia né sufficiente né adeguata alla domanda e che la qualità urbana possa peggiorare progressivamente sia nei confronti dei turisti che dei residenti. Secondo gli stakeholder sentiti nel servizio, i Comuni – e non soltanto loro – dovrebbero destinare maggiori quote delle  risorse locali e nazionali di cui dispongono al miglioramento di servizi oggi inadeguati. (il Messaggero, 7 aprile 2024).
  • F. M. Magliaro, “Il piano della capitale: caccia ai B&b abusivi  e meno pullman in Centro”. Siamo alle solite. L’assessore al turismo e grandi eventi, Onorato, inneggia alla crescita e stabilità del turismo a Roma ma lamenta che l’assenza di una legge nazionale che consenta ai Comuni di regolamentare e contingentare l’apertura di nuovi affitti brevi almeno nel sito Unesco stia facilitando abusivismo ed evasione della tassa di soggiorno. La strategia capitolina sembra allora essere quella sostenuta dall’Assessore all’urbanistica Veloccia: “favorire la rigenerazione urbana (…) anche per rilanciare un turismo più di alta fascia a Roma”. Al via invece un inizio di regolamentazione per i bus turistici con limiti numerici (non più di 55 ) a quelli scoperti nelle zone a traffico limitato e una stretta sui permessi per circolare.  (il Messaggero, 7 aprile 2024).
  • V. Giannoli e AAVV, “Aiuto, il B&B si è mangiato il centro storico”. Un’ampia inchiesta giornalistica che spazia tra cifre e previsioni dell’incontrollato aumento degli affitti brevi a scopo turistico (giornalisticamente B&B, la parte per il tutto!) in varie città d’Italia e soprattutto in quelle in cui le soglie di sostenibilità nel rapporto fra turisti e residenti sono ormai superate o prossime al superamento. Oltre al racconto delle modalità di funzionamento del settore, dei più ricorrenti comportamenti illeciti da parte degli host (ormai tipico il caso dei cosiddetti “lucchettoni” sostitutivi del check-in), si accenna alle norme inefficaci (qui dette ‘Legge Santanchè’, corrispondenti alle misure introdotte principalmente con la Legge di bilancio 2024 (L. n. 213, 30 dicembre 2023) e la Legge di conversione del Decreto anticipi (Legge di conversione n. 191 del 15 dicembre 2023 del D.L. n. 145/2023), alle norme inattuate (caso di Venezia), a quelle coraggiose ma a rischio di invalidazione (caso di Firenze). L’inchiesta si articola anche attraverso approfondimenti “francobollo” sulle realtà di Torino, Milano, Genova, Bologna, Roma, Napoli, Bari.  (la Repubblica, 31 marzo 2024).
  • M. de Ghantuz Cubbe “ Affittasi Roma per il Giubileo. Il Centro storico è una jungla di b&b. L’assessore al Turismo: Santanchè potrebbe regolare ma non vuole”. Solo negli ultimi due anni a Roma hanno aperto dal nulla 4000 nuove strutture extralberghiere, di cui il 90% concentrate nel sito Unesco. Da tempo, inascoltato, il Comune di Roma sta chiedendo al governo una regolamentazione stringente del fenomeno, senza la quale si prevede che da qui a un anno apriranno altre 3.000 strutture stimolate dai milioni di pellegrini  previsti in città per  l’Anno santo. (la Repubblica on line, 31 marzo 2024).
  • A. Arzilli, “Giubileo a Roma, il sindaco Gualtieri: ‘A Roma solo 400 mila letti: servono più hotel per i pellegrini e i turisti’”. In arrivo 35 milioni di turisti previsti a Roma per il Giubileo a fronte di soli 400mila posti letto nelle strutture ricettive (leggasi alberghi) della Capitale. Si teme un rischio molto elevato di overbooking, vale a dire di una vendita di stanze superiore a quelle effettivamente disponibili. E soprattutto si vorrebbe evitare di rinunciare ai 16,7 miliardi di euro di entrate stimate dall’Insnart (Istituto nazionale ricerche turistiche) su commessa Unioncamere. Problemi che il Sindaco intende risolvere attraverso un sensibile aumento del numero degli alberghi, che si vuole del 30% nella sola fascia alta. (Corriere della Sera, 28 marzo 2024).
  • D. Autieri, “L’Anno Santo dell’immobiliare. Prezzi in aumento da Prati a Ostiense”. Secondo l’ultimo osservatorio immobiliare del Gruppo Tecnocasa, in vista dell’anno santo e con la ripresa del turismo post Covid, Roma è meta privilegiata degli investitori immobiliari, siano essi fondi internazionali (grandi alberghi in Centro città) o investitori privati attratti dal business delle locazioni brevi. Prezzi ormai alle stelle sia per l’acquisto che d’affitto nei più diversi quartieri della città. Non solo. Secondo una ricerca realizzata da HousingAnywhere (la più grande piattaforma di affitti a medio termine) su 23 città europee analizzate Roma è la città che registra il divario più alto tra i canoni d’affitto richiesti dal mercato e le aspettative degli inquilini.  (la Repubblica, 25 marzo 2024). 
  • V. Lupia, “Mezzo milione di turisti due giorni nei tre stelle La Pasqua dei record”. Per la Pasqua 2024 sono attesi a Roma quasi il 7% in più di turisti. Una percentuale pari a 461.500 persone che – stima l’Ente bilaterale del turismo – trascorreranno a Roma due o tre notti. Di questi, secondo Federalberghi, circa 300.00 alloggeranno in albergo (soprattutto se a tre stelle) con una percentuale di crescita del 3% rispetto alla Pasqua 2023. Un aumento comunque surclassato da quello delle strutture extralberghiere dove, secondo l’Ente bilaterale del turismo, le presenze saranno 166mila per un incremento previsto rispetto allo stesso periodo del + 14%. Un trend che secondo gli indicatori a disposizione dell’Assessore al Turismo e Grandi eventi del Comune di Roma è destinato a confermarsi, con soddisfazione del Campidoglio, fino al 2026, ma che per questo starebbe impegnandosi per una diversificazione degli itinerari turistici in zone monumentali belle e meno note. (la Repubblica, 24 marzo 2024). 
  • G. Cerami, “Alessandro Onorato. Centro sfregiato dai Bed&Breakfast”. A Roma negli ultimi due anni hanno aperto 4.400 nuove strutture extralberghiere, di cui il 90% nel sito Unesco. Questi i dati forniti dall’Assessore al Turismo e Grandi eventi del Comune di Roma Onorato, insieme all’ennesimo (commento nostro, ndr) rinvio di responsabilità ai provvedimenti del governo Meloni “che impediscono a un Comune di bloccare l’apertura di una struttura extralberghiera” e a una illustrazione sommaria delle strategie di dislocazione del turismo in zone non centrali. (la Repubblica, 24 marzo 2024). 
  • Con comunicazione ufficiale di Aequa Roma il Comune ha annullato e ridotto le sanzioni inviate nell’ottobre 2023 ai gestori delle strutture alberghiere ed extralberghiere romane. Il problema, a quanto pare, è consistito nella difformità dei dati comunicati alla Questura tramite il portale “alloggiati web” dello stesso Comune e quelli direttamente comunicati dalle strutture. Secondo gli esposti presentati dagli host il problema è dipeso dal malfunzionamento del portale “alloggiati web” del Comune, i ricorsi sono stati accettati e il comune ha dovuto rinunciare a un terzo dei 50 milioni di entrate previsto attraverso le multe.  (la Repubblica, R. Caponetti, “Tassa di soggiorno dietrofront del Comune sulle sanzioni agli hotel”, 14 marzo 2024). 
  • F. Bisozzi, “Affitti brevi, flop controlli. Mancano le banche dati”. Partirà in ritardo l’assegnazione del CIN (Codice Identificativo nazionale) previsto dalla legge di conversione del decreto anticipi. I CIN avrebbero dovuto essere operativi dal gennaio 2024 e ora invece, se tutto andrà bene, solo i primi verranno assegnati in primavera. L’ottimismo non è favorito dal fatto che dal 2018 (a causa delle inadempienze ministeriali accumulate a partire dal 2017, anno in cui il CIN era stato per la prima volta varato; ndr) numerose Regioni hanno provveduto a varare loro CIR (Codice Identificativo Regionale). CIR che ora andranno messi in coerenza alfanumerica con il sistema nazionale di codifica in gestazione (il Messaggero, 21 febbraio 2024).
  • F. Bisozzi, “Affitti brevi, flop controlli. Mancano le banche dati”. Per l’Aigab (Associazione Gestori Affitti Brevi) le case in Italia per cui esiste un annuncio online sono 640mila. Circa il 96% apparterrebbe a proprietari singoli e una su quattro sarebbe gestita da operatori professionali (o property manager) per conto dei proprietari (il Messaggero, 21 febbraio 2024).
  • L. Bison, “Turismo, macché ‘record’: nel 2023 peggio di tutti in Ue”. Notizie controverse. Secondo i dati Eurostat e Unwto (Organizzazione mondiale del turismo) l’Italia nel 2023 non avrebbe ancora recuperato in termini di turismo le presenze del 2019 e il calo dovuto al Covid. Anzi, di più: in Italia si registrerebbe il calo più consistente rispetto all’insieme dei paesi europei considerando i pernottamenti, segnando un -1,3% fra l’estate 2023 e quella del 2019 e un crollo dei pernottamenti di – 4,6milioni di notti nel trimestre luglio/settembre 2023. Restano tuttavia elevate le presenze turistiche nelle città d’arte. Il Ministero del Turismo ha controbattuto a questi dati con altri di altra fonte che parlano di sorpasso rispetto al 2019. Dati basati in questo caso sulla percentuale di riempimenti delle camere e puntualizzando che i dati Eurostat non tengono conto dell’ospitalità nelle abitazioni private.  (Il fatto quotidiano, 8 febbraio 2023)
  • L. Bogliolo, “Trastevere, blitz dei vigili: in una sera multati 50 B&B. In un solo giorno la Polizia locale di Roma Capitale ha accertato 50 casi di irregolarità in altrettante strutture extralberghiere elevando multe per 20mila euro. Le infrazioni riscontrate hanno riguardato principalmente l’aumento della capacità ricettiva (n. di ospiti superiore a quello consentito), mancanza di strumentazioni per la sicurezza, assenza di targa e dell’indicazione dei prezzi. (Il Messaggero, 28 gennaio 2024 2024). 
  • R. Caponetti, “Albergatori e Airbnb, prove di accordo aspettando il business del Giubileo”. Prove di accordo in vista del Giubileo fra albergatori e host degli affitti brevi alla XX edizione dell’Albergatore Day. New entry fra gli invitati Valentina Reino responsabile delle relazioni istituzionali e politiche pubbliche di Airbnb, oltre ad una folta e significativa rappresentanza delle istituzioni pubbliche ai vari livelli di governo, da quello centrale al Comune di Roma. D’altra parte secondo l’Ente bilaterale del turismo per Roma il 2023 è stato un anno d’oro, con 21 milioni di arrivi (+8,6 rispetto al 2019). E anche gli albergatori iniziano a promuoversi sulle piattaforme on line, una fra le diverse prove di una nuova alleanza in vista di un business a cui non si vuole arrivare divisi. (la Repubblica, 25 gennaio 2024). 
  • A. Arzilli, “Investiti 13 miliardi. Roma sarà pulita”. In un bilancio a vasto spettro della consiliatura il Sindaco di Roma Gualtieri conclude l’intervista come segue: “Il turismo è fondamentale e va incoraggiato, ma va regolato e gestito (…) va evitata la disneyzzazione dei centri storici, con una proliferazione di b&b e affitti brevi. Non ci sono strumenti diretti per un sindaco per evitare una ipertrofia di affitti brevi. Noi abbiamo creato un’agenzia, come hanno fatto a Londra, per fare promozione di Roma allargando la platea, per avere visitatori più virtuosi ed evitare che il Centro sia preda del turismo di bassa qualità”.  (il Corriere della Sera, 27 gennaio 2024)
  • V. Lupia “Case, niente affitti lunghi nel centro di Roma: aspettando il Giubileo solo contratti b&b”. Con il Giubileo alle porte, la situazione di Roma è destinata a peggiorare dato il numero di  turisti in cerca di servizi a basso prezzo. E nuovamente l’assessore al Turismo di Roma Onorato chiama in causa la responsabilità della Ministra Santanché nel non voler regolamentare una situazione ormai esplosiva. Per la quale – sostiene – basterebbero due decreti legge, a partire dal primo che imponesse limitazioni alle aperture di nuove strutture nelle aree già sature: “(…) il governo non ci permette di bloccare le nuove aperture dell’extra alberghiero che continuano a crescere in maniera smodata”. Neppure la tassa di soggiorno, lamenta l’assessore, può essere diversificata da quartiere a quartiere. (la Repubblica on line, 22 Gennaio 2024.)
  • D. Paolini, “Gualtieri: ‘Roma dev’essere ambiziosa, può togliersi l’etichetta di città invivibile”. In un’intervista a tutto campo concessa al giornale della CEI il Sindaco di Roma descrive gli interventi previsti in vista del Giubileo e programmati grazie a fondi del PNNR. Nell’ultima risposta non trascura di dichiarare la sua impotenza ai fini della regolamentazione degli affitti brevi perché – sostiene: “i miei colleghi di New York e Parigi possono farlo (…) qui serve una legge del Parlamento”. (Avvenire, 5 gennaio 2024)