Sirmione. Il caso travisato della sentenza del Consiglio di Stato sulla sentenza del Tar Lombardia

Lo scorso 7 aprile il Consiglio di Stato ha emanato una sentenza di bocciatura di una precedente sentenza del TAR Lombardia che aveva interdetto l’avvio di un esercizio di alloggio breve ad uso turistico, confermando quanto stabilito dal regolamento emanato da Comune di Sirmione nel 2022 che imponeva ai proprietari di immobili destinati a locazioni turistiche l’obbligo di presentare una documentazione aggiuntiva rispetto a quanto previsto dalla legge regionale.

Una proprietaria ha contestato questo impianto, sostenendo che il Comune non aveva l’autorità per richiedere tali documenti. Il TAR della Lombardia aveva inizialmente dato ragione al Comune, ma la decisione è stata poi ribaltata dalla sentenza n. 2928/2025 del Consiglio di Stato.

La notizia della bocciatura è stata accolta con soddisfazione da varie associazioni di gestori di affitti brevi e da alcune forze politiche locali anche di altre regioni. Un entusiasmo che ha portato a travisare, anche da parte di alcuni importanti organi di stampa nazionali, la reale portata della sentenza, dando per scontato che la bocciatura costituisse un blocco generalizzato nei confronti dei Comuni che intendano dotarsi di un Regolamento sugli affitti brevi.

In realtà la sentenza, nel confermare la competenza regionale in materia di turismo, ha stigmatizzato quella del TAR in quanto il Comune di Sirmione, bloccando una comunicazione d’inizio d’attività per locazione ad uso turistico, ha oltrepassato le competenze attribuite ai Comuni lombardi dalla propria Legge regionale che in effetti non attribuisce loro alcuna potestà regolamentare in materia di locazioni turistiche.

Non sarebbe lo stesso per i Comuni della Toscana, che in virtù del Testo unico del turismo (L.R. n. 61, 31 dicembre 2024) dispongono di questa potestà, o di altri Comuni italiani le cui Regioni abbiano legiferato attribuendo loro questa facoltà. Fra questi quello di Venezia (cui questa potestà è stata prevista dalla legge statale: d.l. n. 50/2022, art 37 bis) e quello di Roma, cui questa potestà viene attribuita dalla L.R. Lazio n. 8/2022, art. 5, comma 3-ter.

Per un approfondimento giuridico di Giacomo Menegus sulla sentenza e la sua valenza clicca sotto. All’interno dell’approfondimento anche il link alla sentenza del Consiglio di Stato

https://www.lacostituzione.info/index.php/2025/04/18/gli-affitti-brevi-il-consiglio-di-stato-e-una-sentenza-travisata/