
FERMARE LA TURISTIFICAZIONE: UN MANIFESTO PER ROMA
Documento a cura del GRoRAB – Gruppo romano per la regolamentazione e il controllo degli affitti brevi
(1 luglio 2024)
Roma è la città italiana più visitata dai turisti e la settima meta del turismo mondiale. Nel 2023 sono stati registrati 21 milioni di arrivi turistici, quasi 9 punti percentuali in più degli arrivi registrati nel 2019, prima della pandemia, e per il Giubileo ne sono attesi 35 milioni. In seguito a questo massiccio aumento, i rioni e quartieri a forte attrazione turistica per la concentrazione di patrimonio storico e archeologico (patrimonio Unesco da proteggere) hanno subito un processo inedito di cambiamento, che va sotto il nome di Turistificazione, ossia un “insieme delle trasformazioni architettoniche, urbanistiche, sociali ed economiche dovute al sovraffollamento turistico in una parte di una città, in una intera città e anche in un territorio più vasto”. Questo fenomeno sta generando una trasformazione ambientale e sociale profonda che danneggia sia l’identità sia la qualità della vita del Centro storico, e oltre. Si parla, a riguardo, di Overtourism: un fenomeno definito dall’Organizzazione mondiale del turismo come “l’impatto del turismo su una destinazione, o parti di essa, che influenza eccessivamente e in modo negativo la qualità della vita percepita dei cittadini e/o la qualità delle esperienze dei visitatori”.
Come cittadini romani siamo convinti che la Turistificazione determini trasformazioni dannose per gli equilibri e la vivibilità della città, che sono già evidenti:
1) Spopolamento dei rioni e dei quartieri più centrali a causa dei livelli di invivibilità crescente e della conseguente profonda alterazione del mercato immobiliare sia delle locazioni che delle vendite. La crescita di attività di affitti brevi, esasperata dall’imminente Giubileo e dall’aspettativa di un ulteriore aumento della domanda di locazioni turistiche, ha provocato una riduzione importante della disponibilità di immobili in affitto e un conseguente innalzamento dei costi di locazione e degli sfratti incolpevoli in gran parte della città, spingendo le nuove famiglie e i giovani (universitari e non) in aree sempre meno centrali. Inoltre, l’espulsione di molte famiglie impatta significativamente sui servizi educativi, i quali sono definiti sulla base della domanda.
2) Riduzione della presenza e della varietà dell’offerta commerciale, sia per gli elevati costi di locazione, sia per la caduta della domanda di beni e servizi necessari alla vita quotidiana e non funzionali al turismo.
3) Affermazione di un’imprenditoria monofunzione imperniata sulle attività di somministrazione e ristorazione che, esasperando un modello economico basato sulla rendita e non sullo sviluppo, induce un’occupazione spesso precaria, mal pagata, irregolare. Si tratta di un indirizzo economico iniquo ed anche rischioso, tanto più nell’eventualità di eventi avversi, come già dimostrato dall’esperienza Covid.
4) Acquisizione dello spazio pubblico a scopo privato, con esclusione dei cittadini dal suo uso gratuito, come avveniva in precedenza e come dovrebbe essere in una città a misura delle persone che la abitano. I marciapiedi e le piazze sono ormai ad uso quasi esclusivo di tavolini e dehors, massicciamente rivolti al turismo. Un’alterazione sostanziale del concetto stesso di spazio pubblico.
5) Accesso di pullman ad uso turistico nel centro storico e destinazione di spazi impropri alla loro sosta. I numerosi pullman inquinano, aggravano le già intense condizioni di traffico e occupano luoghi adiacenti ad edifici residenziali e a delicati monumenti di particolare valore archeologico così sottoposti a continue sollecitazioni.
Per queste ragioni i cittadini e le cittadine della città di roma chiedono alla giunta capitolina:
a) di introdurre in tempi brevi, e comunque prima dell’avvio del Giubileo 2025, un Regolamento capitolino sugli affitti brevi che si basi su specifici indici di saturazione per una disciplina differenziata per ambiti e Tessuti urbanistici, stabilendo allo stesso tempo soglie massime di giornate annue (time cap) in cui sia consentito l’esercizio di queste attività, tenute presenti le peculiarità storico-architettoniche; limiti l’apertura di nuovi esercizi in specifiche aree, Unesco ed altre della città storica, senza distinzione tra le diverse categorie; armonizzi alcune condizioni di esercizio facilitate rispetto alle altre (è il caso degli “alloggi ad uso turistico”);
b) di sviluppare le funzioni dedicate di controllo e di imposizione di sanzioni adeguate (deterrenti) nei confronti degli esercizi extralberghieri ad uso turistico abusivi (non registrati) e/o irregolari rispetto alle norme vigenti e, contestualmente, adottare un sistema di incentivi (es.: riduzione IMU) per chi passa da affitto breve a medio/lungo termine;
c) di promuovere l’ottemperanza, fino ad approvazione del nuovo Regolamento capitolino sull’occupazione di suolo pubblico da parte delle attività di somministrazione, ristorazione e affini, della normativa in deroga Covid, che comunque prevede il rispetto del Codice della strada e il divieto di installazione dei dehors in prossimità di portoni e finestre di appartamenti. È essenziale salvaguardare spazi garantiti per l’accesso agli stabili per motivi di sicurezza ed emergenza;
d) di realizzare gli opportuni adeguamenti nei sistemi di conferimento, raccolta e tassazione dei rifiuti (comprese le sanzioni per l’errato conferimento), la cui produzione è in enorme crescita in conseguenza delle numerose attività di ristorazione e somministrazione all’aperto (dehors) e di affitto breve ad uso turistico;
e) di maggiorare le sanzioni e le penalità fino alla sospensione dell’attività nei casi di reiterato disturbo alla quiete pubblica e il controllo sistematico delle Forze dell’ordine per evitare assembramenti notturni di persone all’esterno dei locali;
f) di elaborare strategie di gestione dei grandi eventi (musicali e sportivi) in grado di preservare la vivibilità dei quartieri e dei contesti urbani ospitanti;
g) di definire aree limitate di accesso per i pullman turistici, realmente controllate, cui si aggiunge il rispetto delle postazioni dedicate ai suddetti pullman in area urbana;
h) di promuovere campagne istituzionali di informazione alla cittadinanza residente e ai turisti che rendano note le prerogative, i requisiti e gli obblighi delle attività turistiche extralberghiere e l’insieme delle regole vigenti in tema di utilizzo dello spazio pubblico e di conferimento dei rifiuti, migliorando allo stesso tempo le opportunità di segnalazione con ‘numeri verdi’ dedicati e funzionanti.