“LA LEGGE CI GUIDA, NON E’ UNA CROCIATA CONTRO AIRBNB”. PAROLA DI KLOSSNER, CHE HA BATTUTO L’IMPERO DEGLI AFFITTI BREVI

di Federico Bastiani

E’ ormai passato quasi un anno dal 5 settembre 2023, quando a New York è entrata in vigore la “Local Law 18” che limita fortemente l’uso di Airbnb, con regole così stringenti da essere di fatto un divieto.

L’intervista a Christian Klossner, direttore dell’Office of Special Enforcement, parte dell’ufficio di Criminal Justice di New York, spiega ragioni e genesi di questo provvedimento che ha radici lontane nel tempo. L’ufficio nasce nel 2006, quando Airbnb ancora non era nata, ma già dal 2003 si erano avute le prime lamentele dei cittadini ed i primi segnali che qualcosa stava cambiando e il tessuto sociale della città si andava modificando. 

L’Office decise di intentare una causa per vietare gli affitti brevi inferiori ai trenta giorni e per vietare il cambio di destinazione d’uso degli immobili: “Se è ad uso residenziale non può diventare ad uso temporaneo”. Ma le grandi piattaforme, ed in particolare la neonata Airbnb trovarono il modo di aggirare la norma, proliferando in maniera esponenziale. 

Così tra il 2016  e il 2018 sono state introdotte nuove leggi federali, sempre più rigide, alle quali Airbnb si è rifiutata di sottostare, con alterne vicende cha l’hanno portata a fare causa allo Stato di New York. Causa che è stata respinta a giugno 2023 permettendo così alla legge di entrare in vigore.  La Local Law 18 obbliga gli host a registrarsi al comune e ad essere presenti quando affittano, cercando così di ritrovare lo spirito iniziale della sharing economy. Una battaglia vinta, durata quasi 20 anni!

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