IL GIUBILEO PUO’ AGGRAVARE LA CRISI ABITATIVA DI ROMA
di Francesco Tucci
Dalla ripresa post-pandemica, i numeri del turismo a Roma continuano a segnare nuovi record ogni anno. Addirittura, per il 2023, l’assessore Onorato ha parlato di un numero di presenze attorno ai 50 milioni, +44% rispetto al 2022.
In questo contesto l’anno prossimo la città si appresta ad ospitare il 25esimo Giubileo ordinario nella storia della Chiesa Cattolica, che secondo le stime si tradurrà in oltre 105 milioni di presenze aggiuntive in città. È evidente che in una città che a fine 2022 contava 2,8 milioni di residenti, flussi turistici di questa grandezza finiscono per influenzare inevitabilmente e in profondità, il tessuto sociale, lavorativo e abitativo della città.
Analizzando l’esplosione del numero di affitti brevi e di annunci su Airbnb, che già oggi a Roma si aggira attorno alle 30.000 unità, emergono picchi preoccupanti di diffusione già consolidata in alcune aree più centrali della città e di crescita importante all’interno delle corone limitrofe.
In questa situazione già sotto pressione si inserisce il Giubileo, con i suoi 1,3 miliardi di opere, che però sembrano accentuare la trasformazione del centro in un salotto per turisti piuttosto che cercare di affrontare questa e altre criticità strutturali della città.
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