Il Regolamento della Ue sulla raccolta e condivisione dei dati da parte delle piattaforme online di affitto breve
Il 29 febbraio 2024 il Parlamento dell’Unione europea ha adottato in via definitiva un Regolamento che stabilisce i nuovi requisiti sulle modalità di raccolta e condivisione dei dati afferenti ai servizi di locazione a breve termine, già concordati con i governi degli Stati membri.
Il testo sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE dopo l’adozione da parte del Consiglio ed entrerà in vigore dopo 2 anni da quel momento.
Obiettivi del Regolamento sono la promozione di un’economia delle piattaforme trasparente e responsabile, tutelando, allo stesso tempo, i consumatori dalle offerte fraudolente.
In concreto, le piattaforme online che agevolano i servizi di locazione a breve termine per le proprietà che dichiarano di trovarsi negli Stati ove risulta già in vigore un processo di registrazione, fra cui l’Italia, saranno tenute a rispettare i nuovi obblighi di registrazione e di condivisione dei dati. Si tratta di una procedura di registrazione online e di condivisione che permetterà alle autorità competenti di identificare l’ospite e l’unità nonché di riscontrare le informazioni.
Sulle piattaforme online ricadrà l’onere di assicurare che le informazioni fornite dai locatori siano affidabili e complete, e che il numero di registrazione risulti esplicitamente visibile. Saranno tenute, altresì, a effettuare controlli casuali delle informazioni. Le autorità competenti potranno sospendere i numeri di registrazione, chiedere alle piattaforme di rimuovere annunci illegali ovvero imporre sanzioni a piattaforme o a locatori non conformi.
I paesi membri della Ue istituiranno un punto unico di accesso digitale finalizzato a ricevere mensilmente i dati di accoglienza dalle piattaforme (quali, ad esempio, il numero di registrazione della struttura, l’indirizzo specifico, l’URL relativo all’alloggio, il numero di notti prenotate, il numero di ospiti) per assistere le autorità locali nel monitorare e gestire le attività di affitto breve. La raccolta di questi dati potrà consentire alle autorità ai vari livelli di governo dei singoli stati di monitorare il rispetto dei procedimenti di registrazione degli ospiti e sarà un’ulteriore base per attuare politiche nazionali e locali adeguate alla gestione degli affitti a breve termine. Solo per le piattaforme micro e piccole (che contano fino a 4.250 inserzioni) verrà messo in atto un sistema di condivisione dei dati semplificato.